Antieuropeismo ragionato. Ulteriori approfondimenti. Una visione scomoda.

Antieuropeismo di oggi non colpisce la dimensione economica dell’ Europa, ma quella politica. Va fatta una aperta e chiara differenza tra l’aspetto economico della Ue (un successo) e quello politico (un disastro). Perchè e dove sta scritto che la collaborazione industriale dev’essere anche integrazione socio-politica? Questo è il punto di rottura dell’intero edificio comunitario.

Quando la Signora Le Pen dice di chiudere le frontiere per la Francia all’Europa indica un concetto di protezione. Una salvaguardia politica da una deriva comunitaria in aperta e totale confusione. La Ue è caos. Questo disagio deriva dall’arroganza di credere che basti l’economia per governare le Nazioni. Errato. Per dirigere un paese serve la Politica. La questione che sia l’economia a governare il mondo è la favola della globalizzazione. Un’illusione. Infatti la globalizzazione è in crisi e quindi anche l’economia. Appaiono come concetti semplici e chiari ma in realtà non li ha capiti nessuno.

La diametrale distanza tra la Signora Le Pen e il Macron è tutta qui. Il ragazzo Macron o meglio giovane uomo, insegue ancora le illusioni. La matura e più esperta Le Pen sa fare la differenza.

L’antieuropeismo non è stato affrontato come argomento ma relegato all’estremità politica. Si tratta di un trucco. Il non confronto sugli argomenti avrebbe prodotto una colpo all’idea europea. Al contrario la demonizzazione dell’avversario serve a chi solitamente è di sinistra. Alla faccia della cultura e dell’apertura mentale tanto vantata. Infatti vedi il caso italia. L’assenza di democrazia nel voto politico nazionale, è sostituita dalle primarie di partito. Nessuno si accorge che stiamo parlando di marketing politico.

Concludendo, essere nell’antieuropeismo è una scelta culturale di riflessione. Si tratta di un bisogno per interrogarsi cosa stia accadendo intorno a noi. Uscire di casa e trovarsi 5-6 mendicanti immigrati che chiedono l’elemosina, quando fino a ieri non ho visto nessuno, comporta un interrogativo. Che cosa stiamo combinando?