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2707, 2024

I 90 giorni per gestire il magazzino troppo carico

I 90 giorni qui proposti per gestire un magazzino eccessivamente carico di materie prime o prodotti, già citati nei precedenti studi pubblicati (sono in tutto 3 e al termine di quanto qui scritto sono ordinati per link di riferimento) non rappresentano un lasso di tempo scelto a caso. Solitamente i giorni per pagare la merce acquisita dal fornitore oscillano dai 30 ai 60 spesso 90. Molto spesso si collocano tra i 60 e i 90 da cui al cliente si concedono gli abituali 30 giorni. Da questa dinamica emergono i 3 mesi sui quali ruota l’intero ragionamento per riabilitare una corretta funzionalità del magazzino.

Appoggiarsi su una tempistica inferiore ai 3 mesi espone l’impresa a tempistiche non gestibili. Portarsi oltre ai 3 mesi è pericoloso perchè è come se s’incoraggiasse il lassismo che ha generato l’esubero di giacenze.

Come già scritto nei primi 6 mesi di nuova gestione […]

2607, 2024

Come reagire al magazzino troppo carico. Prof Carlini

Come reagire al magazzino troppo pieno di materie prime o prodotti da vendere?

Questo spunto di riflessione segue quanto già pubblicato rintracciabile ai seguenti riferimenti:

Ora il ragionamento, focalizzata la questione, si sposta sul come reagire.

E’ stato appena accennato, in finale d’articolo, l’ultimo pubblicato, che solitamente chi acquista in azienda è direttamente il titolare. Laddove questi è l’autore del gonfiamento del magazzino oltre misura, è stato consigliato che venga affiancato da un dipendente “scelto”, di provata esperienza e lealtà da promuovere (e pagare) progressivamente al titolo di “Capo ufficio acquisti”. Potrebbe anche essere il Capo magazziniere.

Operativamente si consiglia di procedere nel seguente modo:

  • redigere una comunicazione scritta in base alla quale NESSUNO è più autorizzato in azienda ad acquistare nulla. Tutti possono chiedere quanto desiderano al costituendo Ufficio acquisti;
  • il dipendente, elevato a rango di quadro, in prospettiva di far carriera in azienda (forse diventerà […]
2607, 2024

Essere competitivi con il magazzino troppo carico

Essere competitivi con il magazzino eccessivamente carico tanto da rappresentare un calo di liquidità d’impresa. Questa riflessione segue a ruota quanto appena qui pubblicato raggiungibile al link https://www.giovannicarlini.com/limpresa-che-ha-prezzi-bassi-gonfiando-il-magazzino/

Approfondendo il concetto e traendolo da fatti empiricamente verificati, si nota uno sforzo da parte del sistema d’impresa d’essere competiti sul prezzo; e fin qui nulla di nuovo. La riflessione parte dal come si “diventa” competitivi. In questo caso l’azienda ha provveduto ad acquisti di materia prima massicci e importanti per raggiungere uno sconto sul prezzo d’acquisto. Tale sconto viene rigirato sulla fornitura al cliente finale diventando “competitivi” nella fornitura finale.

Il ragionamento starebbe in piedi se quell’esubero di scorta, ridondante rispetto alla fornitura al cliente finale, fosse re-impiegato in prossima fornitura, ma spesso ciò non accade. Al contrario succede che il magazzino, che si viene così a creare nell’arco di pochi anni (in genere 3-4) raddoppi il suo valore […]

2607, 2024

L’impresa che ha prezzi bassi gonfiando il magazzino

L’impresa che ha prezzi bassi per aggiudicarsi i clienti potendoli fornire, spesso accade che carica il magazzino portandosi dietro anno per anno delle giacenze eccessive. In questa sede si vuole affrontare un problema grave: il peso del magazzino nella gestione d’impresa.

Secondo i dati di Unioncamere e del centro studi di Confindustria, il valore del magazzino per essere considerato “adeguato e corretto”, deve corrispondere al 25% dell’attivo circolante.

Questo tipo d’attivo si trova nel bilancio riclassificato negli impieghi. Mi spiego. Oltre al bilancio civilistico, imposto per legge al solo fine di pagare le tasse, c’è un altro tipo di bilancio necessario all’imprenditore per guidare correttamente l’azienda che si chiama riclassificato.

Rispetto al bilancio civilistico “enorme” per mole e dati considerati, quello riclassificato sono letteralmente “4 numeri in croce” ma di un impatto senza precedenti nel consegnare alla direzione d’impresa la guida della gestione d’azienda.

Si ricorda che ci sono 3 […]

2607, 2024

Ecco perchè il fascismo non ha funzionato. Prof Carlini

Ecco perchè il fascismo non ha funzionato; emerge chiaramente dalle pagine del testo di Renzo De Felice qui già più volte commentato. A pagina 1017 del volume 2, Crisi e agonia del regime, De Felice scrive: ….tra conservatori che avevano aderito al partito perchè avevano visto in esso il baluardo contro ogni progressismo e fascisti che pensavano ad un nuovo ordine sociale più giusto e adeguato ai tempi, tra fascisti che avevano occupato il potere e fascisti che volevano toglierglielo, alcuni per occuparlo a loro volta, altri perchè li consideravano indegni. A questa lotta …

Pensare a una torre di Babele nel fascismo, a questo punto, è il minimo. Nonostante ciò la figura di Benito Mussolini, che non ha saputo coordinare queste mille istanze (ma sarebbe stato oggettivamente possibile?) va rispettata per essere stato capace di sollecitare e accogliere il bisogno e le aspirazioni di così tanti […]

2507, 2024

Per essere Presidente servono delle idee guida

Per essere e fare il Presidente degli Stati Uniti d’America, ma questo vale in ogni Paese del pianeta (ce ne sono 204 al momento) servono delle idee guida, un programma, una traccia che garantisca sviluppo e prospettive alla Nazione.

Quali sono le visioni strategiche della Signora Kamala Harris? Nessuno lo sa, anzi, per la precisione, al momento non ci sono. La Harris chiede il voto solo perchè è donna e nera, tutto qui come se l’esserlo fosse una base concettuale e un programma.

Il soggetto (l’Harris) pecca e trasuda arroganza da tutti i pori della pelle e questo è stato già scritto; non solo, il paragone diretto con la Pelosi è lampante.

Ora oltre l’arroganza, l’assenza di linee guida, e il solito fatto d’essere donna-nera che ci resta? In queste condizioni il “candidato” è già morto senza speranza d’elezione.  Nessuno dubita che persa l’elezione presidenziale del 2024, la stessa […]

2307, 2024

La diversità è un disvalore non un valore. Prof Carlini

La diversità è stata, in forma del tutto arbitraria, elevata a un valore quando in realtà rappresenta solo un problema sociale. Una famiglia, una coppia, la stessa comunità si basa sull’aggregazione, ovvero l’accettazione e il rinforzo di regole comuni. L’assenza di una base unitaria sfalda la comunità creando una serie importante d’altre disfunzioni. Questa è il credo degli ultimi secoli.

Da qualche anno a questa parte è stato “inventato” un altro concetto; che nella diversità si possa stare insieme purché ci sia il rispetto. Questa nuova regola impone, ad esempio, che gli arabi non perseguano guerre di religione e taglino la gola agli infedeli. Non è finita. La stessa regola prevede che le donne siano considerate allo stesso modo in ogni Nazione.

L’elenco di quello che dovrebbe essere è talmente lungo che non ha senso redigerlo. Una cosa è certa. Inventarsi l’idea che l’aggregazione possa essere possibile credendo […]

2207, 2024

Kamala Harris? ma è un impiegato statale! Prof Carlini

Kamala Harris for President? ma per cortesia, è un impiegato statale! Possiamo affidare la Nazione a una persona con una visuale ridotta delle problematiche di un Paese? ovviamente no. Sarà anche donna e di colore, ma non conta nulla, la sua capacità di gestire l’economia è insignificante, il profilo politico modesto, l’arroganza alle stelle. I suoi stipendi sono stati guadagnati al servizio del Paese, ma non prodotti dal suo lavoro e creatività.

E’ vero Dwight D. Eisenhower è stato il 34° presidente degli Stati Uniti pur essendo un generale, ovvero un impiegato statale, ma lo è diventato dirigendo lo sbarco in Normandia il che ha reso quest’uomo un maestro nel campo della logistica e organizzazione oltre che nella tattica e strategia. La Harris non è a questo livello.

Oltre alla prosopopea del soggetto, comparabile a quello della Pelosi, l’identikit del Presidente degli Stati Uniti è di colui o […]

2107, 2024

Ci sono novità sui giovani e quali? Prof Carlini

Ci sono per caso delle novità sui giovani o in realtà, pur avvicendandosi le generazioni, sostanzialmente gli atteggiamenti sono gli stessi e ripetitivi? Il dubbio è pertinente perchè emerge dallo studio del libro di Renzo De Felice su “Mussolini l’alleato“.

Come noto è stato lanciata una ricerca molto approfondita sul periodo storico italiano corrispondente al periodo fascista, il che implica ben 1.400 pagine d’attenta riflessione su solo un libro dei più scritti da De Felice, il maggior storico italiano sull’argomento.

Al momento si è appena a quasi 300 pagine del tomo già qui indicato in altri studi pubblicati: 1. L’Italia in guerra 1940-1943 2. Crisi e agonia del regime. 

La questione giovani è analizzata dall’autore nei termini di fascismo-giovani e di Mussolini-giovani.

Sul primo aspetto, fascismo-giovani c’è stata una netta sofferenza da parte del primo verso i ragazzi considerati eccessivamente critici.

Per quanto concerne invece il rapporto Mussolini-giovani, è stata registrata […]

2007, 2024

C’è ancora un partito democratico negli Usa?

C’è ancora il partito democratico negli Stati Uniti d’America? Seguendo il convegno del Partito repubblicano e quindi l’investitura del Presidente Donald Trump a candidato repubblicano per le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 pare che i democratici siano scomparsi. Non che il fatto dia fastidio, anzi, l’assenza dei “democratici” dal panorama politico lo pulisce e rende più comprensibile; anzi migliore.

Nella totale disorganizzazione che regna in quel partito, ci si riferisce ai “democratici” che in realtà sono di sinistra e quindi per nulla tali, brilla “il biden” (così considerato per mancanza di rispetto) che alla faccia dell’uomo morale, rispettoso della legge, giusto si rivela come un attaccato alla poltrona di dimensioni storiche.

Spesso si dice che si scrive Trump e pronuncia biden. E’ vero.

La vera differenza è che il secondo, il biden, nel suo patetico voler restare in carica, s’ammalia di uno spessore morale che non gli compete. Il […]

2007, 2024

De Felice e il fascismo rosso. Prof Carlini

De Felice e il suo libro “Mussolini l’alleato 1. L’Italia in guerra 1940-1943, 2. Crisi e agonia del regime” esprime a pagina 881 un ragionamento tutto suo per cui “i giovani fascisti” naturalmente si ritrovarono nel Partito comunista, dal luglio 1943, in quanto entrambi i partiti, sia il fascista, sia il PCI, sono rivoluzionari. Si configura in questo modo una continuità storica tra fascismo nero e rosso; una sorta di travaso tra un’esperienza politica e l’altra.

Indubbiamente il ragionamento espresso da Renzo De Felice è sia originale sia appassionate. Tale valutazione si contestualizza nella riflessione che in questo tomo l’autore realizza nell’ambito del fascismo e i giovani, aperto a pagina 865 e che prosegue oltre pagina 890.

Il testo, per quanto di 1400 pagine è appassionante e impegnativo. Va riconosciuto a De Felice una competenza unica ed equilibrio magistrale nel trattare un argomento che solitamente vede la massa […]

1607, 2024

Roosevelt Delano uno statista di sinistra. Prof Carlini

Roosevelt Franklin Delano, 1882-1945, 33° presidente degli Stati Uniti dal 1933 alla sua morte. Ho sempre studiato e ammirato questo statista da molti decenni, ma solo oggi, leggendo Renzo De Felice, “Mussolini l’alleato”, tomo 2, Einaudi tascabili, nelle pagine da 788 a 798, attraverso le preoccupazioni del Pontefice, Pio XII, nel 1942, scopro un totale allineamento del Presidente statunitense agli orientamenti politici e dottrinali di Stalin e del comunismo.

A pagina 785 dell’opera di De Felice emergono degli aspetti storici di grande interesse. La narrazione ruota intorno ai colloqui che un emissario americano ha intrattenuto con i vertici vaticani nel 1942. L’americano si chiamava Myron Taylor e il Papa di quell’epoca, come giù indicato, era Pio XIII.

Un primo disaccordo tra i due personaggi s’ebbe sulla pretesa americana, concordata nella conferenza di Teheran, della pace incondizionata italiana. Per i vertici vaticani questa presa di posizione fu considerata esagerata […]

1607, 2024

Le nuove linee di tendenza della politica americana

Le nuove linee di tendenza della politica americana alla luce delle prossime elezioni presidenziali e successive al fallito attentato al Presidente Donald Trump sono due:

  • da parte democratica per l’unificazione della Nazione ammettendo che s’è esagerato su tutti i piani. I democratici ricordano a tutti, giustamente, che sullo sfondo di qualsiasi confronto c’è il Paese la cui unità va salvaguardata come bene collettivo. L’attuale presidenza ancora a guida democratica (di sinistra) è ora intenzionata a far sentire tutti americani come un bene comune e collettivo;
  • i repubblicani, invece, interpretano l’attentato in altro modo. Per questa parte della politica l’aver sparato a Donald Trump vuol dire confermare le sue posizioni di critica all’attuale amministrazione. In sintesi: ci sparano addosso perchè non possono riconoscere il loro fallimento.

Entrare nella discussione su chi abbia ragione o torto, vuol dire perdere tempo; hanno entrambi ragione!

Certamente lo stesso identico fatto, l’attentato a […]

1407, 2024

Opportunities for America. The day after.

Opportunities for America, il giorno dopo. La viva emozione, le lagrime, la costernazione, il timore di vivere un giorno privo della guida politica sono passati ed ora siamo al giorno successivo. Che brividi aver sfiorato la concreta possibilità (già vissuta) d’essere orfano di un riferimento politico reale e concreto.

Io voto Trump pur non essendo il personaggio in grado di rispondere ai miei punti di vista, perchè ne apprezzo le idee che in sintesi sono:

  • l’applicazione dei dazi contro la Cina da considerare un punto d’onore e rispetto per chi lavora in Occidente;
  • la chiusura delle frontiere per eccesso d’immigrati accettando solo coloro che sono chiamati anziché quelli che arrivano che vanno forzatamente “accettati” (qui nasce la domanda: è perchè vanno automaticamente accettati e non respinti?);
  • una revisione dell’apparato giudiziario che si muove con eccessiva disinvoltura nel nome e per conto della legge sulla cui interpretazione c’è […]
1407, 2024

Gunshots fired at Donald Trump rally. Prof Carlini

Gunshots, colpi d’arma da fuoco esplosi contro il Presidente Donald Trump; è accaduto poco fa, qui negli Usa. Ancora tremo e sto piangendo dall’emozione. Non si tratta d’essere a favore o contro il Presidente, in questo momento sto vivendo ancora qualcosa che sta formando e plasmando la Storia.

Ero piccolo d’età, ma ho sentito gli echi dell’uccisione di John Kennedy a Dallas il 22 novembre 1963; mi rimane in mente l’urlo del mio papà che disse incredulo “no!”.

Crescendo, ricordo con meno passione e trasporto l’attentato a Reagan, ma fu grande la partecipazione per Bob Kennedy che nel 1968 morì. Non fui particolarmente partecipe dello stessa sorte a Martin Luther King.

Quanto accaduto oggi mi procura grande emozione perchè sono un elettore di Donald Trump? Non voglio immedesimarmi nel votante con la percezione del fatto, desidero restare cittadino a se stante oltre ad essere anche colpito nel mio credo […]

1407, 2024

La persona strana. Prof Carlini

La persona strana è molto di moda, peccato che si tratti di un patologico instabile e a volte anche pericoloso.

Nel mondo reduce dalla globalizzazione (evento che si può ritenere ormai concluso dopo la pandemia da polmonite cinese del 2020 e l’attacco russo all’Ucraina del febbraio 2022) tutti noi ci siamo voluti far vanto di una sorta d’originalità. Si è acuita una tendenza di fondo nella società occidentale all’esasperazione delle individualità. Si tratta di una continua ricerca di distinzione ed uniformità attraverso cui sono emersi più comportamenti collettivi tra cui alcuni così riconoscibili:

a) sono fioriti i tatuaggi sulla pelle (epidermide intossicata e permanentemente macchiata come se fosse sporca per sempre);

b) la sostituzione del clima alle ideologie politiche per cui, nello scadimento globale del livello culturale, la temperatura e la pioggia sono argomenti centrali nel confronto ideologico come quando ci si scontrò tra liberali e comunisti, destra e […]

1207, 2024

Il caso biden in America apre una ferita sociologica

Il caso biden (così chiamato per disprezzo dal giorno della sua elezione per assenza di chiarezza sui voti ottenuti e validi alla Presidenza) apre comunque una riflessione sull’età matura; la vecchiaia.

La società occidentale è sempre più ricca di persone anziane che per questo motivo vengono emarginate (rottamate) dal ciclo vitale. A dir la verità, mentre in Italia c’è la corsa ad andare in pensione (per fare poi cosa?) qui negli Usa il pensionato prosegue a lavorare con ritmi diversi anche per arrotondare una pensione non adeguata al costo della vita. Apparentemente la scelta di proseguire a lavorare, in America, sembra triste, ma in realtà tiene sul chi vive e in attività persone che altrimenti si lascerebbero andare ad una morte prematura.

Si apre ora una questione spinosa con la domanda: c’è un posto nella società contemporanea per i maturi-vecchi oppure sono solo persone parcheggiate in attesa di […]

1207, 2024

biden e l’America. La vecchiaia. Prof Carlini

biden è il nome che riconosco all’attuale facente funzioni presidenziali alla Casa Bianca; in pratica un impiegato statale con incarichi dirigenziali. Quest’idea si è formata all’epoca delle votazioni presidenziali di 4 anni tra Trump e biden, per confermarsi giorno per giorno fino a giungere ad oggi in piena demenza senile per il democratico. Al biden va applicato l’articolo della Costituzione relativo all’infermità e sua rimozione. Ogni altra considerazione non ha senso.

Che non si confonda però l’allontanamento del personaggio dall’incarico come una mancanza di rispetto verso l’anzianità e maturità. Assolutamente no! L’ascolto e la guida dell’uomo/donna maturi restano indispensabili in un mondo ridotto a quattro schiamazzi d’internet. Il web corre e passa, la maturità resta.

Onestamente incute tenerezza, pietà e rispetto la sorte del povero biden, bersagliato da tutti e vittima innocente della vecchiaia che non gli consente la direzione della Nazione.

Ciò che complica tutto è la determinazione […]

1107, 2024

Quando sento che ci sono molte persone strane

Quando sento, parlando con altri e a lezione, che ci sono molte persone strane in giro, mi viene un brivido nella schiena. Come sociologo mi si stringe il cuore e provo una grande angoscia scusandomi io stesso per queste stranezze. Ai miei studenti chiedo scusa per aver contribuito a una società dove “lo strano” è diffuso.

La stranezza che oggettivamente trovo molto vicina, simile e sovrapponibile alla devianza non è considerabile come libertà e stadio avanzato della “democrazia”. C’è un limite che è stato valicato! La democrazia prevede un’uniformità, conformità, vicinanza, somiglianza, riconoscibilità. Allargando il concetto di democrazia si giunge all’originalità che è considerabile “grazia di Dio”. E’ originale chi dotato della forza d’idee che riesce a vedere oltre l’abitudinario; quindi confronta lo stesso aspetto su più piani sapendo allargare la comune visuale. Questo è l’originalità; avere un carattere e un comportamento originale come ampliamento della capacità […]

1007, 2024

Combattere per vincere o solo partecipare? Prof Carlini

Combattere per vincere o solamente perché ordinato pur in assenza di una vittoria?

Due soldati di vecchia data, ormai vecchi si confrontano, uno è americano dell’esercito, l’altro italiano, anch’esso appartenente all’esercito. Entrambi Accademia Militare, Scuola di Guerra e il grado di Colonnello nelle rispettive Forze Armate.

Il Colonnello Italiano afferma: premesso il più elevato rispetto per gli Stati Uniti, il suo esercito e gli amici americani è certo che abbandonando l’Afghanistan, l’America non ha fatto una bella figura,. Non serve ricordare che si combatte per vincere non per scappare 20 anni dopo!

La risposta del collega carrista americano non tarda a farsi sentire: fu una guerra persa in partenza. L’Ufficiale americano afferma: ho addestrato io stesso molte centinaia tra Ufficiali e sottufficiali pur sapendo che avrebbero dovuto combattere con onore senza speranza di vittoria in quella guerra. Molti sono tornati in una bara e questo m’intristisce profondamente. Ci siamo […]

1007, 2024

Scambiando democrazia per consumismo. Gli Usa. Prof Carlini

Scambiando democrazia per consumismo vuol dire che gli statunitensi in particolare credono che l’eccesso di consumo produca libertà individuale e quindi perfezioni la democrazia. E’ un punto di vista che va considerato in particolare per l’autorevolezza di chi lo esprime (mai così chiaramente del resto).

Sarà un ragionamento corretto? Non è facile rispondere al quesito.

In effetti il consumo, almeno quello qui inteso, garantisce il godimento a livello personale e privato quindi un’alta partecipazione alla Nazione e allo Stato, Peccato però che tutto ciò non si traduca in riconoscenza da parte del cittadino verso la comunità aprendo, di fatto, una spirale di richieste senza fine. Abbiamo il cittadino scontento che pretende sempre di più.

L’essere umano è stato concepito come incontentabile per cui dare accesso al consumo, produce una corsa senza fine e a se stante dell’atto consumismo. Ovviamente nulla d’educativo c’è in tutto ciò.

Esiste una sorta di relazione […]

907, 2024

California. Il socialismo americano. Prof Carlini

California, il socialismo americano, un mondo che eleva il salario minimo, per tutti, da 16 a 20 dollari. Bravi, un’idea veramente originale e di lungimiranza; peccato che abbia scatenato a sua volta:

  • un’ondata di licenziamenti;
  • il rialzo dei prezzi generalizzato.

Quando le scelte sono cretine.

Essere di sinistra, non vuol dire limitarsi a fare il populista alla obama maniera o peggio nello stile del “biden” (l’attuale facente funzioni di presidente alla Casa Bianca, quello che non ha mai avuto i voti necessari per esercitare il suo mandato). Con tutta pace dei veri comunisti, il pensiero di sinistra è SISTEMICO, ovvero analizza la società in ogni sfaccettatura (per questo è chiamato ideologico).

Nel contesto dell’ideologia, quindi di una visione totalizzante della società, l’elevazione del salario medio per stimolare il benessere e i consumi, potrebbe anche avere la sua logica se sviluppato in un ambito d’incremento della produttività. Sganciare l’aumento della […]

607, 2024

La democrazia americana in stallo. Prof Carlini

La democrazia americana è in aperta sofferenza perché c’è un presidente in carica sia privo dei voti certi a sostegno della sua presidenza (il biden eletto da seggi che hanno proclamato il vincitore nonostante stessero ancora arrivando sacchi di voti postali da scrutinare) sia malato.

Il candidato dell’opposizione, il repubblicano Donald Trump, sprizza energia da tutti i pori battendo un ventenne, ma riuscirà a restare così vispo e creativo nei prossimi cinque anni della sua seconda presidenza? Si spera di si!

Di fatto la democrazia più vivace del mondo è bloccata da personaggi che rappresentano delle personalità, ma non delle scuole di pensiero. Mi spiego. Per quanto molto interessato e favorevole a Donald Trump, questi non ha fondato una corrente di pensiero, una dottrina, una tendenza, ma solo un forte caratterizzazione del sé sul sistema americano.

Ripeto, il voto a Trump non è in discussione pur restando un idolo, […]

407, 2024

Bilancio sostenibile e sociale. Le criticità. Prof Carlini

Bilancio sostenibile e sociale, un argomento molto diffuso in copia incolla, privo di quadrature contabili (non si sa perché lo si chiama “bilancio”) ma in particolare orfano di una figura particolarmente importante: il direttore o responsabile del personale.

Il documento riferito alla sostenibilità ambientale e sociale (è meglio evitare di chiamarlo “bilancio”) presuppone il concetto di “sostenibilità”; sorge immediatamente una domanda: che vuol dire sostenibile? Già su questo punto è saggio pretendere che chi sfoggia questo documento, definisca un concetto che non è affatto condiviso e comprensibile. La “sostenibilità” per l’impresa tal dei tali vuol dire….

Sostenibilità ambientale e quella sociale? Apriti cielo! Sul concetto di “sostenibilità” sociale non troveremo mai un accordo condiviso! Su 10 milioni d’immigrati entrati nel nostro Paese, di cui 5 dotati di carta d’identità chi è in accordo sul come interpretare la loro presenza in questa Nazione? Sono fatti di queste ultime settimane […]

307, 2024

Il nuovo pensiero economico. Prof Carlini

Il nuovo pensiero in microeconomia è molto, ma molto, sganciato dalla matematica abbracciando sia la psicologia comportamentale sia la sociologia dei consumi. In effetti ben 4 premi Nobel sono andati, negli ultimi anni a psicologici comportamentali e ancora nessuno ai sociologi. Si resta in attesa della valorizzazione della sociologia dei consumi nel contesto mirco.

Attualmente e in errore, la spiegazione della realtà, nella lettura economica ha richiesto derivate, limiti, aree trasformando la materia economica in un’appendice e applicazione della matematica. Ecco perché gli economisti non sanno spiegare i più accadimenti. Fallimentare è stata, l’assistenza del Fondo Monetario Internazionale all’Argentina conducendo il Paese a ben tre fallimenti.

Oltre al caso Argentina, ci sono molti altri riferimenti che attestano il fallimento dell’attuale pensiero economico (vedi il caso della moneta unica in ambito comunitario in Europa, almeno di quella parte che si è voluta unire, 27 stati su 45).

Sul tema è […]

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