Un diverso modo di tradurre le tendenze al voto nel mondo. Connettendo l’esperienza alle presidenziali statunitensi con quella britannica emergono novità. Sanders catalizzò un importante attenzione dall’elettorato Usa come in Gran Bretagna ora Corbyn. Entrambi questi personaggi sono radical chic a sinistra e criticano aspramente la globalizzazione.

Un diverso modo di tradurre le tendenze al voto in atto, è leggervi l’anti globalizzazione. Negli Usa come in Gran Bretagna, Sanders e Corbyn, hanno attirato interesse per trovarsi contro la globalizzazione. L’Italia non fa testo essendo ancora preda dell’anomalia italiana. Nella penisola italica la democrazia è ancora immatura, essendo tutto un “caso”. Il “caso Renzi”, quello non votato da nessuno che governa. I diversi colpi di stato in bianco realizzati. La privazione del voto politico per la difesa di governi non politicamente riconosciuti. L’uso disinvolto del fisco come manovra politica. In pratica l’Italia resta un caso a se stante.

In Francia la lettura dei dati è ancor più complessa. Pare che la concentrazione sullo sconosciuto e troppo giovane Macron, sia più una reazione che una scelta. Tant’è vero che oggi possiamo parlare di dittatura francese alla Macron. Così fieramente europeista, sembra sia rimasta solo la Francia. Anche se il Macron ha delle idee di rinnovamento della Ue e della globalizzazione.

Sulla Germania è ancora presto per una valutazione e in Austria si deve votare per la terza volta.

Concludendo, un modo diverso di tradurre il voto, significa che si conferma una posizione anti globalizzazione. Pur se condannati in seconda posizione, i nuovi leader raccolgono voti scagliandosi contro. Contro il sistema di vita erroneamente vissuto sino ad oggi. Quello dell’immigrazione. Dell’accoglienza acritica. La società aperta. Gli eccessi da dematerializzazione spinta. Una delocalizzazione che toglie posti di lavoro. Della confusione tra diritti civili e patologie comportamentali a sfondo sessuale. Del non vaccinare i figli portandoli ad essere delle bombe batteriologiche nella società.

Complessivamente la tendenza è al riconoscere d’aver ecceduto su tutto. Si è aperta l’era del “rifacciamo i conti” e mettiamo a posto dopo la festa. Troppi disoccupati e immigrati fanno male alla democrazia.