Le nuove linee di tendenza della politica americana alla luce delle prossime elezioni presidenziali e successive al fallito attentato al Presidente Donald Trump sono due:

  • da parte democratica per l’unificazione della Nazione ammettendo che s’è esagerato su tutti i piani. I democratici ricordano a tutti, giustamente, che sullo sfondo di qualsiasi confronto c’è il Paese la cui unità va salvaguardata come bene collettivo. L’attuale presidenza ancora a guida democratica (di sinistra) è ora intenzionata a far sentire tutti americani come un bene comune e collettivo;
  • i repubblicani, invece, interpretano l’attentato in altro modo. Per questa parte della politica l’aver sparato a Donald Trump vuol dire confermare le sue posizioni di critica all’attuale amministrazione. In sintesi: ci sparano addosso perchè non possono riconoscere il loro fallimento.

Entrare nella discussione su chi abbia ragione o torto, vuol dire perdere tempo; hanno entrambi ragione!

Certamente lo stesso identico fatto, l’attentato a Trump, ha sia spaccato in due la politica americana ma l’ha anche fermata rispetto alla corsa che aveva intrapreso. Ora i toni pacati sono la regola e il costante richiamo alla Nazione come bene comune, un punto fermo.

Viene anche da chiedersi: serviva che uno dei due contendenti avesse rischiato la vita per fermare una deriva isterica di confronto come in Italia è così frequente/quotidiano?

Un aspetto dell’intera vicenda impressiona. Trump come, toccandosi l’orecchio, vede o sente del sangue, immediatamente s’abbassa, probabilmente salvandosi la vita ma dietro a lui un brav’uomo muore e altre due restano gravemente ferite. Ci si chiede, se la stessa identica dinamica fosse accaduta in Italia all’attuale Presidente della Repubblica, come avrebbe reagito al contatto con il proiettile, si sarebbe protetto o avrebbe chiesto ai collaboratori cosa fare restando bersaglio fisso? Tornando allo scenario americano, va dato atto della prontezza di riflessi di due uomini:

  • il vigile del fuoco partecipante al comizio e sostenitore di Trump seduto di lato al Presidente, che con il suo corpo ha protetto la famiglia (come avrà fatto a capire così rapidamente l’intera vicenda proteggendo la moglie?)
  • Trump, che al contatto con la ferita si protegge d’istinto come un militare in combattimento.

Ad ogni buon modo le nuove tendenze della politica americana oggi sono queste.