Capitale proprio e sociale quanta confusione che affligge gli studenti, la legge e la Ragioneria. Vediamo di dare chiarezza!

Mi si consenta una breve introduzione storica.

Negli anni Cinquanta/Sessanta chi era indebitato, era considerato un poco di buono, un soggetto pericoloso. Intervenne nel 1958 il Teorema Modigliani-Miller (oggi a fondamento della Finanza pubblica) affermando che se un imprenditore fosse indebitato, MA con quel debito sapesse produrre ricchezza tale da ripagare gli interessi sul debito e creare nuovi posti di lavoro, perchè ritenerlo “pericoloso e poco di buono””.

In effetti, per quel periodo, il Teorema Modigliani Miller ebbe ragione, ma solo per quel periodo di fine anni Cinquanta-Novanta del Novecento.

Da una condizione di rarefazione del debito di quel periodo, si è passati oggi ad un clamoroso eccesso d’indebitamento. Non ultimo il concreto rischio di fallimento della Repubblica Italiana per eccesso d’indebitamento sul PIL. Un rischio che non coglie solo l’italia ma molti paesi Occidentali.

Ne consegue che quello che è stato scoperto era valido decenni fa, oggi non è più corretto.

Chiudendo e ridimensionando alla grande il concetto d’indebitamento, si perviene al bilancio d’esercizio e allo Stato Patrimoniale. Nell’avere dello SP ci sono, nel bilancio riclassificato, due tipi di capitale: quello proprio e di terzi. Quale corretto rapporto ci dev’essere tra i due capitali? Questo è un argomento di grande rilievo, ma in questa sede s’affronta un altro aspetto deliberatamente trascurato dalla dottrina; il capitale proprio cosa include?

Ecco il punto cruciale.

Per andare incontro ad aziende “sgangherate”, la dottrina si è lasciata andare nel considerare il capitale proprio sia quello sociale sia le riserve. Si tratta di un mezzuccio per indorare la pillola.

Le riserve entrano nel capitale sociale e quindi in quello proprio solo nell’ipotesi d’aumento di capitale. In caso contrario le riserve servono come afferma il nome, a proteggere il capitale sociale dalle perdite.

Questo articolo segue ad uno analogo perchè una studentessa ha richiesto un ulteriore approfondimento.

Gli attuali testi in uso proseguono ad insistere nel considerare proprio il sociale e le riserve? Va bene! (sono obsoleti).

Lo studente, nella redazione del compito, DEVE spiegare QUALI CRITERI DESIDERA ADOTTARE dopodiché procede come ritiene più giusto.