Terza grande depressione dopo quella del 1873 e del 1929. Sull’argomento c’è un voluto disinteresse per quanto la terza grande depressione sia in atto. Chi lo afferma lo ha anche scritto e in tal senso da gennaio 2023 c’è nelle librerie l’opera dell’economista Nouriel Roubini. E’ possibile che Roubini abbia commesso un errore ipotizzando una nuova grande depressione? Certo! Però la struttura del ragionamento che porta l’economista americano alle conclusioni per cui ha scritto un libro, è reale.

E’ reale l’indebitamento sia pubblico sia privato che stronca gli Stati.

Sostanzialmente un’economia mondiale che vorrebbe anche crescere, farlo sull’indebitamento è considerato ORA una brutta idea.

In realtà, in questo momento, ci sono materie insegnate all’università, del tipo Finanza Aziendale, che pretendono d’educare i nostri studenti che l’indebitamento è una leva.

Il ragionamento della Finanza aziendale è pratico: se l’imprenditore s’indebita con la banca al 7% e ottiene il 10% dall’impiego di quei capitali di debito, c’è profitto! E’ vero, funziona effettivamente così, a patto che tutto funzioni.

Per funzionare il sistema servono veramente tante cose! Ad esempio che non ci sia una Russia che invade l’Ucraina. Che non ci sia una Cina comunista che vuole invadere Formosa (Taiwan) e conquistare il resto del mondo. Quindi che non ci sia una popolazione civile a Gaza che si finge vittima quando spalleggia Hamas con cui è imparentata. In pratica i civili d’Hamas e il movimento terroristico sono ai fatti la stessa dimensione utilizzata dai primi come “scudi” ma in perfetta convivenza reciproca. Ecco, perchè il mondo funzioni non devono accadere fatti di questo tipo che in realtà sono abitudinari compreso che l’Unione Europea finanzi i palestinesi (in base a quale accordo e mandato?).

Tornando al tema principale, la Terza grande depressione che sia dichiarata o no, c’è, si respira nell’aria.

La prime due depressioni furono per eccesso di produzione, questa terza è per eccesso di debito.