Gaza è una vittima o un complice d’Hamas? L’idea ricorrente è che la cittadinanza di Gaza sia Hamas e quindi è sano che perisca seguendo il destino d’Hamas. Togliere acqua, luce e gas ad Hamas è corretto, giusto, un atto di guerra. Gaza ne subisce le conseguenze come parte belligerante. Nel caso, invece, i cittadini della città di Gaza vogliano dichiarare la loro indipendenza dal movimento terroristico Hamas, la reazione è molto semplice: si apra un conflitto interno con l’eliminazione dei terroristi impiccandoli o uccidendoli o consegnandoli ad Israele. E’ facile addivenire a queste conclusioni.

In realtà, Hamas si fa scudo di chi vuole proteggere il movimento terroristico. In tal senso sono entrambi “barbari” e quindi d’abbattere come si fa con le belve feroci.

I civili arabi di Gaza che fungono da scudo ad Hamas sono i peggiori. Si tratta di gente che vigliaccamente gioca su due sponde indirizzandosi verso quella di maggiore convenienza. Civili che fingono d’esserlo pronti a colpire appena possibile. Ecco perchè ogni manifestazione che è possibile vedere a favore di Gaza è automaticamente considerata come coinvolta con i terroristi e barbari d’Hamas.

Perchè un pensiero così duro e diretto senza se e ma? Anche qui la risposta è semplice.

La Russia è colpevole verso l’Ucraina.

Hamas è composta da sadici e barbari quindi va annientata. Deve scomparire non solo il “marchio” Hamas, ma la stessa presenza fisica degli appartenenti ad Hamas dalla faccia della terra. Lo show nel sud d’Israele dei barbari e sadici arabi, non ha nulla a che vedere con un’azione militare. Colpire i civili israeliani e ammazzarne 1.400 è un atto di crudeltà inutile che ha sancito la fine delle persone che si riconoscono in Hamas.

Dichiarare senza dubbio chi è un sadico maniacale (Hamas) e chi è l’aggressore (i Russi) è un atto di civiltà. In nome della civiltà, che Gaza finisca come Cartagine sotto un manto di sale.