Il muro non presidiato è quello che si trova al confine tra gli Stati Uniti e il Messico, per la precisione all’interno del Parco Nazionale Organ pipe al termine del percorso a senso unico Puerto blanco drive.

Il muro è quello eretto nella presidenza Trump visibile nelle immagini qui allegate.

Si tratta di un’opera elegante, ben costruita ed efficace a patto che sia presidiata. L’abbandono della linea di confine da parte dell’attuale amministrazione biden (scritto appositamente con lettera minuscola perché non gli si riconosce certezza nel voto per l’incarico) impone votare repubblicano.

Perché un’amministrazione entra in crisi così semplicemente regalando l’elezione al concorrente? E’ un mistero! Forse veramente l’età gioca un ruolo importante nel non essere più capaci da saper immaginare e collegare realtà con politica.

Certamente l’età non gioca neppure a favore di Donald Trump!

Un anno fa è stata svolta la stessa visita in prossimità del confine con il Messico nello stesso posto. La presenza agguerrita della polizia di frontiera era impressionante oltre alla pulizia del tratto di terreno sotto il muro. Pulito ed efficiente, questo fu il giudizio che non potemmo che riconoscere 5 anni fa, 4 anni fa, 3 anni fa, 2 anni or sono.

Oggi la stessa area è sporca e non presidiata.

Che sta accadendo? Veramente l’America è così al declino e basta una sola presidenza per porre in crisi il concetto stesso d’America?

Ovviamente queste considerazioni sono del tutte estranee a chi favorisce la teoria della sostituzione etnica in Occidente. Una teoria non sufficientemente discussa in un dibattito pubblico perché boccata come razzista.

Ogni volta che si vuole escludere, limitare un libero confronto, l’opposizione se ne esce fuori con frasi di sintesi del tipo razzista oppure omofobo. Questa è solitamente la risposta da Medio Evo, ovvero di chi non ha la capacità e forza di sostenere un confronto sulle idee e concetti.

Il muro resta un atto di civiltà.

muro di Trump