Formulario 2 di micro segue a pari studio già pubblicato in questo sito. La categoria dove trovare l’altro studio è sempre la stessa: ECONOMIA con sottocategoria “microeconomia”.

L’argomento principe di questo spunto riguarda diversi aspetti riconducibili alla TEORIA DELL’IMPRESA. Come noto per discutere d’impresa ci si concentra sui fattori produttivi che solitamente sono L (lavoro) e K (capitale). L’insieme delle soluzioni o mix tra L e K definisce una curva sul piano cartesiano che si chiama isoquanto. 

Nel momento in cui vogliamo confrontare i mix produttivi con un costo di produzione ben definito allora entrano in scena gli isocosti.

Isocosti e iscoquanti si presentano in questo modo:

Si noti in grigio l’isocosto e in nero l‘isoquanto. Non solo, si studi come queste funzioni contribuiscono a determinare la curva del CT (costo totale).

Capire il mix di fattori produttivi osservandolo sull’isoquanto (le materie prime per la produzione) ponendo il relazione ai costi sostenuti sull’isocosto, porta alla FUNZIONE DI PRODUZIONE.

A questo punto, del formulario 2, serve definire questa funzione di produzione come:

a) formula;

b) grafica.

Come formula la funzione di produzione è Q (quantità) f (in funzione) (L,K). Scritta direttamente è Q = f (L,K). Per quanto riguarda l’espressione grafica si osservi quanto qui allegato. La funzione di produzione in alto “proietta” in basso sia la curva dei COSTI MARGINALI sia i COSTI MEDI. Su questa “traslazione” dal valore reale (curva di produzione) a valore marginale e reale serve ragionarci sopra esercitandosi nel replicare il disegno più volte.

Si noti come sia S, sulla funzione di produzione, il punto focale che indica la produzione ottimale.       

La produzione ottima, quella Q* (q asteriscato) si ha in corrispondenza dell’incontro tra costi marginali (MC) e costi medi (AC). Infatti tale punto corrisponde a S sulla funzione di produzione. 

Formulario 2 termina qui proseguendo in un’altra puntata che sarà formulario 3.