Perchè Israele è stata sorpresa dal vile attacco di Hamas dei primi d’ottobre? Il dibattito è aperto, ci sono le prime scuse che non potranno non coinvolgere e portare alle dimissioni l’attuale vertice politico; quello lo sanno tutti, basta aspettare. Ma non è questo il punto. La sostituzione dei vertici non modifica il problema.

La vera questione che ha provocato 1.500 morti dalla parte nostra, quella ebraica, risiede nel cambio di mentalità della popolazione più giovane d’Israele.

Sono cresciuto vedendo ebrei con l’Uzi (un mitra) sotto spalla. Oggi gli stessi coloni, a ridosso del confine non sono armati! Se ogni colono fosse stato armato si sarebbe difeso e probabilmente la metà dei barbari d’Hamas che ha attaccato sarebbe stata abbattuta sul campo già al primo impatto.

Dei ragazzi (incoscienti e ancor peggio le loro famiglia) che li lasciano andare a fare un balletto nei pressi del confine più pericoloso al mondo? Una cretinata! Chi è cretino muore.

Come mai i coloni non erano armati come normalmente accade e dei ragazzini vanno a fare festa su un confine pericoloso? Che cosa sta accadendo e chi ha permesso a questi immaturi di festeggiare davanti ai barbari che quindi li hanno ammazzati?

La mentalità.

Mi scrive una giovane ebrea, mia studentessa e tra le persone migliori della sua classe quando gli ho chiesto se partisse per arruolarsi o fosse già riservista: “No bhe essendo di un altra generazione la mentalità non è più quella di una volta e non sceglierei mai la parte della guerra. Anche se sostengo il mio paese , se potessi sceglierei, non andrei mai al militare”

Ecco il punto, una generazione che non ha maturato l’importanza d’armarsi per evitare di combattere.

Con coloni armati e frontiera minata come presidiata sul serio, nessuno sarebbe potuto entrare. Al contrario, sono stati parcheggiati dei mezzi al confine senza personale combattente.

Con una mentalità pacifista si viene cancellati dalla storia. Perchè Israele è stata sorpresa? Perchè deve ri-educare la sua generazione più giovane alla guerra.