Oligopolio e tecnica, parte due. Chiarite le premesse già indicate nel precedente studio ora un passo in avanti dove appositamente si vuole fare un basso ricorso alla teoria a favore di tanta, ma tanta pratica.

Il passo tre nel ragionamento su questo tipo di mercato sono le CURVE DI REAZIONE. Che vuol dire? essendo due (o più) le imprese operanti in regime di oligopolio/duopolio, l’una reagisce all’altra. Come interagiscono? Ce lo spiegano le curve di reazione che vanno calcolate a tutti gli effetti.

Ora il ragionamento si sposta sul CALCOLO DELLE CURVE DI REAZIONE.

S’osservi la grafica qui annessa dove in una partizione dello spazio in ordinata (quantità prodotta dall’azienda b) e ascissa (quantità immessa sul mercato dall’impresa a) si “scatenano” due rette.

Al di là delle due correzioni operate sul secondo foglio solo per non accavallare l’ascissa del secondo disegno sui conteggi dell’apertura angolare/inclinazione della funzione di reazione, s’osservi l’elegante balletto tra intercette che s’avvicenda tra funzioni diverse.

A questo punto non sono solo note le coordinate delle singole funzioni ma anche che l’impresa A è 13 in ordinata e 6,5 in ascissa, quindi la funzione di B è 7 per l’ordinata e 14 per l’ascissa.

Il calcolo delle funzioni NON VUOL DIRE AVER CALCOLATO LE QUANTITA’.

Il calcolo della Q (quantità) richiede di porre a sistema le due funzioni di reazione e svolgerle per determinare quanto produrrà un’impresa e quanto l’altra.

Qui ci sono 2 aspetti da considerare!

CASO A: imprese identiche con la stessa funzione di CT (costo totale)

CASO B: imprese diverse che competono alla Cournot con funzioni di costo altrettanto diverse.

In realtà la differenza di conteggio e annessa complessità è solo apparente, svolto 3-4 esercizi sull’argomento, lo studioso non avrà più problemi nel riconoscere i diversi sentieri di conteggio.

Il caso A è stato già risolto in altri interventi ma sarà richiamato dal prossimo Oligopolio e tecnica3 mentre il caso B ha una sua trattazione in Oligopolio e tecnica4.