Bene normale ma non ordinario; la grande confusione!

Si è già scritto sul tema. E’ ordinario se il punto di riferimento è il prezzo, mentre si tratta di bene normale se consideriamo il reddito del consumatore.

Il punto ora è più tecnico.

E’ stato scritto, quindi anche in questo sito che quando lo stesso ragionamento viene rielaborato in presente di lavoro e consumo CAMBIANO I PARAMETRI e va considero il SALARIO COME VARIABILE. Vuol dire che al posto del prezzo (P) e del reddito (Y) prima considerati, adesso s’assuma il salario (w) come punto di vista.

Per avere una buona descrizione del tema serve comprendere come i due effetti di reddito e sostituzione si relazionano tra loro.

CASO IN CUI L’EFFETTO SOSTITUZIONE E’ UGUALE AL REDDITO

Ovviamente di tutto ciò esiste la connessa rappresentazione formale e grafica. Comunque quando i due effetti si equivalgono siamo in presenza di beni normali e ordinari

IL CASO DI UN EFFETTO SOSTITUZIONE MAGGIORE DEL REDDITO

Anche in questo caso si tratta di beni normali e ordinari

QUINDI SE L’EFFETTO SOSTITUZIONE E’ INFERIORE RISPETTO A QUELLO DI REDDITO

E’ giunto il momento di considerare il bene normale di Giffen

INFINE PER AVERE IL BENE INFERIORE SERVE CHE L’EFFETTO SOSTITUZIONE E QUELLO DI REDDITO NON SIANO SOLO CONFRONTATI COME NEI CASI PRECEDENTI, MA SOMMATI TRA DI LORO.

Il bene inferiore è quello che diminuisce come consumo all’aumento del reddito.

Questa parte dottrinale è quella “dura” ovvero complessa della materia sia di micro sia di scienza delle finanze. “Dura” perchè smette d’essere ripetibile a pappagallo e richiede una riflessione considerando le concause che interagiscono tra loro. Il punto focale di tutto il ragionamento è: l’aumento dello stipendio per alzare la produttività vale per tutti?

Siamo certi che basti elevare il salario per ottenere maggiore produttività?

La risposta riguarda il tempo libero; questi è considero un bene normale o inferiore dal salariato-libero professionista? Ecco che il mondo si complica.