Monopolio calcolo della cosiddetta perdita, una posizione qui non condivisa in quanto si contesta, come noto, lo stesso concetto di perdita in questa forma di mercato.

Si dice “perdita” e la si quantifica in riferimento al surplus del consumatore ovvero limitatamente alla spesa che questi sostiene nell’acquisto dei prodotti. In realtà, discutendo di BENESSERE del consumatore e non più solo di “surplus” cambia completamente il quadro di riferimento scoprendo che il monopolio è un’ottima forma di mercato SE gestito dallo Stato o da un privato sotto controllo pubblico.

Il BENESSERE del consumatore, anzichè la sua sola e limitata spesa, considera le opportunità di lavoro e reddito che si aprono alla famiglia del consumatore in presenza di un monopolio che limita, ad esempio il “made in China”.

Produrre in casa quando serve alla comunità vuol dire lavorare percependo reddito anzichè pagare il lavoro fatto dalla Cina comunista al posto dei nostri lavori ora disoccupati.

Certo un’ora di lavoro in Cina è miseramente pagata 5 $ contro i 26 euro italiani e i 32 tedeschi!

Chiarito quanto d’introduttivo, sul monopolio calcolo della cosiddetta perdita,  il ragionamento si apre ora ai calcoli veri e propri-

Lo studente che calcola la perdita da monopolio è sempre a disagio; questo studio serve a risolverlo.

La perdita perchè sia conteggiata va osservata sul grafico.

Qui ci sono 2 modelli di perdita:

  • un monopolio con CM (costo marginale) piatto, si veda la figura in copertina a questo articolo;
  • il monopolio con CM identificato da una retta inclinata per cui s’osservi il disegno qui esposto proveniente dagli studi del prof Micheletto, un genio nello spiegare il Monopolio, in servizio sia presso l’Università Statale di Milano sia in Bocconi:
  • A fare la differenza è il CM da cui deriva la tipologia di rettangolo che può essere rettangolo con il CM piatto o isoscele con il CM inclinato (indicato da una funzione come ad esempio 1-q);
  • chiarito che la forma del triangolo cambia a seconda del tipo di CM si precisa che è sempre un triangolo la cui area si calcola con base per altezza diviso due. L’area del triangolo esprime la perdita di Monopolio;
  • laddove la base del triangolo rettangolo/come altezza del triangolo isoscele è sempre calcolata come differenza tra Q di libero mercato (quando il CM tocca la curva di D) e quella di Monopolio (quando il CM tocca il RM), ci sono problemi sull’altezza del triangolo;
  • a ben osservare il disegno, si capisce che tale altezza è sempre pari al PM (prezzo di monopolio) meno il CM (costo marginale)

  • A disposizione per ulteriori chiarimenti. Si ringrazia lo studente d’economia, Giacomo L. da Venezia per aver offerto lo spunto a questo studio.