Microeconomia insegnata bene! Che cosa vuol dire?

Reinterpretando il pensiero dei padri fondatori della materia, a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, la Microeconomia, per essere capita va struttura in tre passaggi che sono:

  • concettualizzazione di un’idea o concetto;

  • rappresentazione grafica dell’evento;

  • calcolo di quanto raffigurato.

Il tradimento o mancato rispetto di questa successione di passaggi logici, comporta la mancanza di raffigurazione dell’evento nella mente dello studioso, ricercatore o studente che sia e di conseguenza un calcolo aleatorio dell’argomento (spesso errato).

Un altro punto da considerare è l’assoluta mancanza di terminologia straniera nella definizione dei più concetti. Un saggio marginale di sostituzione (SMS) resta tale e non chissà che cosa! Il motivo di questa scelta è semplice e riprende gli studi di Lev Semenovic Vygotskij descritti nel testo “Parole e linguaggio“.

Vygotskij afferma un concetto semplice: usare linguaggio estraneo a quello materno, vuol dire impegnare la mente in un’azione di traduzione e contestualizzazione che toglie energia all’elaborazione del ragionamento. In base a questo ragionamento di pedagogia base, la comprensione del tema non può essere compromessa da inglesismi formali e di una sostanziale ignoranza ed esibizionismo linguistico.

Sotto questo punto di vista l’insegnamento è assolutamente ostile alla terminologia straniera a favore della più intuitiva comprensione dei concetti attraverso il linguaggio madre.

Microeconomia insegnata anche con costanti richiami alla realtà ed esempi di vita reale. Quindi la spesa alimentare, la differenza tra beni normali e inferiori tradotta in carne rossa, pane e latte.

La dinamica del costo marginale applicata ai fatti vissuti d’ogni giorno e di conseguenza il calcolo reale consente alla microeconomia insegnata in questo modo d’essere pratica; un atto della vita reale di tutti noi.

Per finire, l’uso massiccio degli appunti prelevati dalle 74 facoltà d’economia che ci sono in Italia, discutendo solo dei migliori presenti sul mercato del sapere oltre a nuovi spunti appositamente pubblicati dal docente.

L’insieme di questi passaggi rende la microeconomia comprensibile.