Amicizie improbabili: L’Entente Cordiale tra Francia e Gran Bretagna

Quanto qui scritto è tratto dal libro 1914 della Signora Mac Millan per ricordare con onore e rispetto tutti i morti, feriti e dispersi della Prima guerra mondiale a 100 anni dal suo scoppio.

Anche questo capitolo esprime uno degli argomenti centrali dell’intera vicenda del 1914; il difficile rapporto tra la Francia e l’Inghilterra.

Tutto nasce dalla cocente sconfitta francese del 1870 verso i prussiani, che consente non solo ai tedeschi di potersi annettere due piccole regioni francesi poste al confine (l’Alsazia e la parte meridionale della Lorenza, luogo di nascita, tra l’altro di Giovanna d’Arco) ma addirittura di far nascere l’Impero di Germania, con un Kaiser che ha saputo unire la Prussia alle provincie meridionali tedesche. Con la vittoria tedesca del 1870 avvengono quindi 3 eventi:

  • la Francia entra in crisi;
  • cessa d’esistere la Prussia;
  • nasce l’Impero di Germania.
Francia

Alfred Kubin – Allegria e serenità

Il grande artefice di questo disegno fu il Cancelliere Bismarck, che non si limitò a raggiungere un risultato d’alto profilo, ma s’impegnò nel completarlo gestendone il post vittoria (sancita con la Pace di Francoforte del 1871) isolando sempre di più la Francia in Europa, spingendola verso l’avventura coloniale.

Del resto scontrarsi con la Gran Bretagna, l’Italia e la Spagna, comportava per la Francia restare ancora maggiormente isolata e impegnata rispetto ogni desiderio di rivincita verso la Germania.

Neppure può dirsi che la Francia fosse completamente vittima dell’iniziativa tedesca, perché profondamente divisa al suo interno. I profondi malesseri francesi furono:

  • una spaccatura non ancora sanata, dopo un secolo, che risale alla rivoluzione francese, quindi erano attivi e in conflitto tra loro clericali contro anticlericali, repubblicani e monarchici etc. In definitiva la Francia era una Nazione terribilmente divisa provocando anche dei colpi di stato (da operetta);
  • su una spaccatura sociale così profonda (in questo caso il riferimento corre all’Italia negli anni 2012-2015 all’indomani del primo “golpe” in bianco dell’allora Presidente della Repubblica) qualsiasi governo si fosse avvicendato, non si sarebbe potuto esprimere nel pieno della sua autorevolezza. Iniziò così una girandola di scandali e nomine che incredibilmente non seppero produrre alcuna reazione in una popolazione spinta dall’inerzia (come in Italia). Su tale decadenza sociale e politica, s’incuneò anche il grande scandalo dell’affare Dreyfuss, che in sé per sé non ebbe nulla di sostanzioso (spesso l’apparato della giustizia s’incanta sui fantasmi), ma divenne ugualmente esplosivo, accendendo le polveri della polemica mai sopita, che stava spaccando il paese. Solo la guerra, del 1914 consentirà alla Francia d’affermarsi come Nazione. Ecco che si conferma, ancora una volta, un concetto tradito dal libro “1914”, appannato dal suo pacifismo ad oltranza, dove la guerra sarà anche stata scatenata dagli austriaci contro i serbi e attuata su grande scala dai tedeschi, ma in realtà la volevano tutti, comprese le istanze sociali non soddisfatte (la stessa opinione pubblica isterica) da governi liberali non democratici;
  • all’epoca dei fatti di Fashoda, in Francia c’era la III° Repubblica. La prima durò 12 anni, figlia della Rivoluzione francese, inaugurò il suo corso nel 1792 ma fu Napoleone a chiuderla. La Seconda fu stroncata da Napoleone III° nel 1851. Ed ecco la III° Repubblica nata dalla disfatta del 1870 e dalla guerra civile che ne seguì (la comune di Parigi) e annesse fucilazioni di massa di civili ad opera dell’esercito francese. Alcuni chiamavano la III° Repubblica la Puttana o la Repubblica dei furbacchioni. In queste condizioni la Repubblica aveva sia nemici interni da ogni parte, che scandali in grande quantità;

In un contesto disastroso per la Francia, sia sul piano di politica interna che estera, nel 1898 a Fashoda (oggi Kodok) i francesi s’incontrano con gli inglesi. Si sarebbe potuta scatenare una guerra, ma entrambe le Nazioni non erano disposte allo scontro, tant’è vero che giunsero a un compromesso: l’Egitto agli inglesi e il Marocco alla Francia. E’ su questa base d’accordo che l’8 aprile 1904 francesi e inglesi firmarono l’Entente Cordiale.

Va notato però un particolare. L’obiettivo francese, entrando in contatto con gli inglesi, era quello di provocare una conferenza internazionale per rivedere l’intero assetto della costa settentrionale dell’Africa. Non fu necessario, ma questa strategia fu successivamente perseguita anche dai tedeschi senza però successo proprio sul Marocco. Analizzando a questo punto la posizione tedesca, l’accordo anglo-francese fu l’equivalente di “uno schiaffo”, la fine dei loro giochi per tenere divise le Nazioni in Europa. In realtà il danno per la Germania fu ancora più grave, perché la Francia, cercando alleati, prima ancora dell’Entente Cordiale, si rivolse alla Russia, ormai libera da ogni impegno verso i tedeschi.

Su questo aspetto serve un riepilogo:

  • Bismarck, facendo leva sulle tendenze autoritarie della Russia, portò la Germania, l’Impero austro-ungarico e la Russia in un’alleanza tripartita; il Dreikaiserbund nel 1873;
  • temendo, sempre Bismarck, che l’accordo potesse essere messo in dubbio dagli attriti russo-austrongarici sui Balcani, fu sottoscritto un Trattato segreto di controassicurazione, nel 1887, che per leggerezza e stupidità nel 1890 (nel cambio alla Cancelleria tra Bismarck e Capirvi) non fu confermato lasciando la Russia libera di rivolgersi ai francesi;
  • da questo fallimento in politica estera, dovendo la Germania fronteggiare un accerchiamento tra la Francia e la Russia, maturò il riavvicinamento con l’Austria-Ungheria.

L’interesse russo verso la Francia riguardava l’intenso bisogno di fondi per investimenti. Anche i tedeschi avevano pari capacità d’investimento, ma con l’aumento della redditività delle imprese tedesche, le banche della Germania erano particolarmente attratte dal mercato domestico rispetto quello estero. Da parte francese (che perse quasi tutti i fondi prestati alla Russia quando nel 1917 Lenin consolidò il debito pubblico) l’interesse verso la Russia era sia strategico (accerchiamento della Germania) che d’accesso a un potenziale umano enorme, specie quando le guerre, allora si potevano vincere con grandi quantità di soldati.

Analizzando l’ultimo tassello del mosaico, ora è il turno della Gran Bretagna. A quell’epoca, come già noto, l’Inghilterra stava cercando una via d’accordo con la Germania, sperimentando un percorso comune sulla crisi del Venezuela (paese che non riuscì più a rimborsare il debito contratto con le banche inglesi e tedesche) ma intervennero gli Stati Uniti in nome della Dottrina Monroe. Lansdowne, che era subentrato a Salisbury, ben presto si “stancò” dell’arroganza tedesca e preferì la Francia. Non solo Lansdowne stipulò anche degli accordi con il Giappone e la Russia ma senza esiti apprezzabili.