Festeggiando la vittoria sportiva con grandi atti di giubilo ed intenso uso della bandiera nazionale siamo tutti felici e maggiormente uniti; che bello! Poi però ci si ragiona sopra ed emergono una serie di passaggi impressionanti per cui;

a) le cartelle esattoriali sono sempre 60 milioni a fronte di 55 milioni di residenti più 10 milioni d’immigrati;

b) queste cartelle sono ancora attiva a partire dal 2000 quindi hanno 21 anni contro la tendenza Ue a vivere 3,5 anni;

c) il fisco è sempre ostile verso il cittadino;

d) il Governo criminalizza ancora il contante per celare il fallimento del sistema bancario;

e) il fallimento per eccesso d’indebitamento sul PIL è nascosto dai fondi in arrivo dalla Ue a titolo d’assistenza;

f) abbiamo ancora un Mario Draghi alla direzione del Paese che rappresenta l’ennesimo non votato da nessuno al posto che non gli spetta (colpo di stato in bianco che giustifica l’anomalia nazionale rispetto alle altre nazioni del mondo Occidentale);

g) i disoccupati sono 3 milioni, 50% in età “giovanile” e il restante 50% over 50 ma al Governo non interessano quest’ultimi, perchè sbilanciato sui ragazzi (per garantirsi il loro voto nel futuro);

h) la Giustizia è ancora in mano ai giudici che fanno quello che vogliono in spregio alla legge;

i) il Capo dello Stato prosegue a non rispettare la Costituzione (attentato) decidendo a suo gusto e piacere chi deve governare (abbiamo il Governo del Presidente anzichè il Governo eletto dalla Nazione con voto democratico).

Non risulta che, rispetto a ieri, uno solo di questi passaggi sia cambiato o soggetto a revisione. A questo punto festeggiando le vittorie sportive è forse cambiato qualcosa per cui potremmo rallegrarci?

Pare di no; peccato.

Appare invece prepotente la voglia e il bisogno di nascondere e distrarre la Nazione dai punti qui elencati. E’ questa la democrazia per la quale ci siamo battuti?