Draghi il produttore d’inflazione, non da adesso, ma dal 2015 stampando carta moneta incurante del PIL prodotto. Come noto e qui ampiamente descritto più volte, il Q.E. (quantitative easing) è un’operazione di stampa di carta moneta sganciata dal PIL che ha una chiara volontà inflazionistica sul lungo periodo, ma risolutiva in caso di fallimento immediato.

Gli americani, per uscire dalla crisi dei crediti immobiliari subprime, del periodo 2006-2008, hanno lanciato ed eseguito massicci interventi di finanza straordinaria (Q.E.) a colpi di 80 miliardi mese. Vuol dire aver introdotto per anni 80 miliardi/mese di dollari nel loro mercato il che non ha salvato un migliaio di piccole banche locali, che sono comunque fallite al ritmo di 350 all’anno.

“Sistemata l’America” dall’imminente fallimento ora, nel 2021 paga lo scotto dell’inflazione al 6%.

Anche nella Ue c’è un fallito che si chiama Grecia, ma viene pronunciato Italia.

L’Italia è ampiamente fallita per eccesso d’indebitamento sul PIL.

Ufficialmente ciò non è ancora annunciato per il Q.E. di Draghi del 2015 attuato in salvataggio all’Italia.

Salvata dal fallimento, una prima volta, il problema italia resta nella sua drammaticità.

Oggi il “cura Italia” punta a un’artificiosa crescita del PIL (purché cresca va bene anche se non vero).

Non è finita, servono i soldi che provengono dalle Ue, infettando tutta la Comunità economica con lo stesso morbo monetario: l’inflazione.

Il resto è cronaca: oggi Il Sole 24 Ore titola in prima pagina che c’è l’inflazione! Caspita che novità.

Sono anni (dal 2015) che si discute, in ambito accademico per la macroeconomia sugli effetti inflattivi del Q.E. Noi minoranza, docenti e studiosi, timorosi dell’inflazione ci hanno sempre tacitati con la risposta “ad ora non ci sono segni”. Eccoli i segni, ma sono una valanga, Chi si ricorda il Vajont o ha studiato il 622% dell’inflazione di Weimar nel 1922?

La soddisfazione d’aver ben previsto quanto sarebbe accaduto non è un piacere, anzi, qui c’è il dramma.  Freddo, povertà, miseria.

Draghi il produttore d’inflazione è anche quello non votato da nessuno che dirige la Nazione.

L’Italia tra sindaci eletti con il 40% dell’elettorato e Presidenti del Consiglio non eletti da nessuno (dal 2011) è ancora una democrazia?

Con il tramonto della democrazia, grazie ai presidenti Napolitano e Mattarella e l’inflazione, il Paese è ben “cotto” per scelte autoritarie che abbiamo già vissuto.

Il concetto non è che la storia si ripete, sarebbe semplicistico, il punto è un altro; possiamo affidarci a gente non eletta da nessuno?