Doppia elasticità del prodotto, come già accennato in un precedente studio qui pubblicato, vuol dire che il bene non è solo elastico o solo inelastico, ma muta al variare della stagione e delle condizioni macroeconomiche.

Enunciato il principio (attualmente sconosciuto alla dottrina per cui si scopre solo con analisi empiriche) ora maggiori dettagli nel tentativo d’integrare la Teoria economica.

ll bene non va più considerato nell’istante che ci indica l’elasticità del momento (ovvero il dato interessa ma solo per la giornata o il periodo) bensì va considerato su una base più ampia, annuale che comprenda:

  • le 4 stagioni o la stagionalità del prodotto (si pensi ai gelati maggiormente consumati d’estate o all’alternanza della birra con il vino tra inverno/estate)
  • le eventuali fasi congiunturali locali e nazionali che mutano la sensibilità del consumatore a quello specifico consumo;
  • il ciclo di vita del prodotto dell’anno, non in senso assoluto tra anni (attenzione a questo passaggio dove è facile sbagliarsi confondendo concetti di marketing con quelli d’economia, infatti il primo ragiona su anni diversi, mentre la seconda disciplina si concentra nel momento del conteggio o al massimo l’annata).

A questo punto serve un caso pratico tratto dal conteggio empirico.

Si pensi al costo di noleggio dell’autovettura. Essendo un bene non necessario, questa tipologia di spesa è ritenuta dalla dottrina come “elastica”.

In realtà non è semplicemente così, perchè nelle stagioni non turistiche il costo di noleggio scende e d’estate o festività il prezzo di noleggio sale. In pratica detto con altre parole, quando i clienti sono molti, il prezzo (che dovrebbe scendere) in realtà per necessità di lucro, aumenta! Ecco che emerge una nuova variabile che è la speculazione che non risponde alle regole della domanda-offerta.

Con la variante speculativa s’arriva a delle modifiche d’elasticità importanti, ma non è finita. Il noleggio auto in italia (con una forte presenza di mezzi alternativi, quali treno e bus) ha una determinante che non c’è negli Usa dove la domanda di noleggio è rigida (senza auto non ci si sposta dovendo accettare il prezzo che c’è e quindi si rientra nel tratto inelastico).

La doppia elasticità è ora confermata: negli Usa in urgenza di un mezzo per spostarsi la domanda è inelastica quando dovrebbe essere solitamente, nel resto del mondo, elastica!