Micro parametro b, qualcosa che ai più sfugge ed è invece d’estrema importanza. Tutti gli studenti d’economia sanno che la curva di domanda (qui nel titolo indicata come D) è ad inclinazione negativa. Vuol dire che allo scendere del prezzo aumenta la quantità (Q) venduta.

Un numero minore di studenti sa che la curva di domanda, quando impatta con l’ascissa, determina un’apertura angolare che è sempre e soltanto NEGATIVA (perchè si rivolge all’origine degli assi del piano cartesiano). Ovviamente la curva d’offerta, inclinata positivamente ha un’apertura angolare POSITIVA.

Quasi nessuno (degli studenti) sa cosa farci con l’apertura della curva di domanda, normalmente chiamato “parametro b”.

Nella grafica allegata si può notare, evidenziato in giallo, il parametro b della curva di domanda; non solo, ma con apposite frecce sono anticipati i due successivi passaggi che saranno progressivamente descritti. In pratica che ci si fa con il parametro b? due cose!

Identificato il parametro b a che serve?

PRIMO UTILIZZO DEL PARAMETRO b: trovare il prezzo praticato sul mercato.

Per far ciò servono delle ulteriori informazioni per cui di seguito la legenda delle grandezze necessarie:

P = prezzo

c = costo marginale spesso segnato come cmg

b = parametro b

CF = costi fissi

CV = sono i costi variabili, ma si considera tranquillamente il cmg

n = numero degli operatori attivi (quante fabbriche stanno lavorando in questo momento)

S = offerta complessiva sul mercato.

La formula per il calcolo del prezzo d’equilibrio (o praticato) sul mercato è pari a il costo marginale (cmg) che moltiplica l’inverso del parametro b per il numero delle imprese attive e in produzione sul mercato. 

SECONDO UTILIZZO DEL PARAMETRO b: trovare quante sono le imprese attive.

Come descritto nella grafica annessa, si tratta della radice quadrata del rapporto con a numeratore l’intera offerta di prodotto, fratto i costi fissi moltiplicati per il parametro b.