John L. Thomas è stato un docente di storia americana alla Brown University del Rhode Island e ha vissuto tra il 1926 e il 2005. Questo professore ha scritto un bel libro che va letto per capire l’America, il titolo è “La nascita di una potenza mondiale“. In occasione delle prossime elezioni presidenziali americane, fra poche settimane, approfondire alcuni concetti sul perchè gli Stati Uniti siano così diversi e originali rispetto all’Europa è un atto culturale “dovuto”. Infatti, dopo Thomas e per l’entusiasmo che ha saputo generare, ora l’attenzione si sposta su altro testo similare, “Storia degli Stati Uniti” di Allan Nevis e Henry Steel Commager.
Oltre ad aver dichiarato la piena e totale soddisfazione nella lettura e studio del testo di Thomas ci sono però due aspetti critici che vanno affrontati che sono:
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perchè un intellettuale di sinistra parla solo e monotonamente della sua fazione? Che noia! Thomas si svela verso la fine del libro e insiste in forma importante su un aspetto della storia americana, quella dei progressisti. Si tratta di persone che hanno creduto in qualcosa e hanno fallito; perchè insistere su questa parte del pensiero americano a cavallo tra Ottocento e Novecento? Questo è un difetto che si riscontra in quasi tutti gli autori che sono limitati da un assetto politico ed ideologico ben preciso. Gli intellettuali di sinistra sono soggetti afflitti da visuali ridotte;
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un altro peccato mortale per l’autore è quello d’esprimere giudizi sulla parte opposta non la propria! John Lowell Thomas narra e critica le due presidenze di Theodore Roosevelt (quelle del 1901-1909). Il compito dello storico è descrivere mentre il giudizio è di pertinenza del lettore. Perchè privare chi legge dell’autonomia di pensiero?
Si tratta di 2 difetti importanti che escludono la successiva lettura d’altri testi di Thomas che comunque possono essere considerarti tollerabili di fronte alla qualità dell’opera pubblicata. Buona lettura.