Il magistrato è un impiegato statale come tutti gli altri, nel momento in cui il rapporto di lavoro, il contratto che lo contraddistingue, fa venire meno la fiducia tra Stato e dipendente, va licenziato! Qual’è il problema? A differenza degli altri impiegati, i magistrati hanno anche un organo d’autotutela e protezione che si chiama consiglio superiore della magistratura. In presenza di garanzie così solide e del tutto inusuali nel panorama del pubblico impiego, a maggior ragione è necessario chiudere il contratto di lavoro con quegli impiegati (magistrati) che:
- sentenziano su aspetti sui quali si sono già espressi inquinando la validità della legge;
- ancor peggio, sentenziano su aspetti che coinvolgono la loro vita privata per cui sono stati già notati facenti parte di quella corrente di pensiero o fazione o gruppo (vedi il pro-immigrazione senza controllo) e nonostante il loro giudizio sia di parte, si permettono anche di sentenziare!
- infine vogliono sentenziare indirizzati da un pensiero personale, invidia, antipatia, partito-preso, simpatie ed altro, non discutendo dei fatti ma distorcendoli o non considerandoli, per emettere una sentenza di loro piacere. E’ già accaduto in giudizio civile, per cui il cittadino non è stato risarcito dalla banca, perchè colui che ha agito all’interno dell’istituto bancario, con i mezzi della banca, pur avendo rubato il denaro al correntista, non è stata riconosciuta la responsabilità dell’istituto di credito, essendo chi agito, consulente della banca non dipendente. Mi spiego meglio. All’interno della banca c’è un tizio “x” che fa e disfa e si ruba i soldi del correntista con bonifici a un prestanome. Il tizio ha ampiamente agito dentro la banca dove lavora come consulente, (ci sono le prove e fax di questo) impiegando i mezzi della banca, questa non ha vigilato e, nella sentenza, non è stata considerata colpevole. I giudici hanno di fatto favorito la banca anzichè il cittadino; perchè?
Possiamo avere impiegati dello Stato (magistrati) che sentenziano soggetti a sentimenti di simpatia/antipatia?
Il magistrato è soggetto alla legge e va licenziato quando non assicura la corretta interpretazione del livello di civiltà che ci contraddistingue.