La nuova e grande potenza di Donald Trump è ora al suo massimo.

Sganciato da un partito che non avrebbe saputo esprimere un presidente, Trump è libero.

Libero di confermarsi l’anti stato necessario per rifondare la democrazia in Occidente. 

Ciò che assolutamente non manca nel mondo è la critica a Trump. E’ uno sport internazionale molto diffuso. Peccato che l’intero mondo stia criticando l’uomo, senza capirne il senso. Vediamo di spiegarlo. In Italia c’è uno, non eletto da nessuno, che svolge il ruolo di Primo Ministro. In questo senso siamo al colpo di stato pieno. Il Presidente della Repubblica, alla disperata, può nominare un Presidente del Consiglio. E’ stabilito dalla Costituzione. Tale azione però è per le emergenze. Gestita l’emergenza, si passa al voto per confermare la democrazia. Questo in Italia non è avvenuto. Tradotto in parole semplici, il renzi è un anti-stato, ovvero contro le regole. Ne deriva un problema di costituzionalità e di legalità. Il renzi è un illegale. In funzione anti stato c’è anche il comico Grillo. 

Essere contro lo stato, significa non accettarlo in questa forma. L’obiettivo è puntare a un nuovo rapporto stato-cittadino. Questo significa superare gli attuali modelli comportamentali dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia. Non solo, ma anche di INPS etc..etc.. Tutti convengono, ad esempio, che il rapporto magistratura-cittadino è da rivedere in Italia.

Ebbene la revisione del rapporto stato-cittadino passa attraverso un nuovo modello di politica.

Questa nuova politica possiamo chiamarla populista o anche anti stato.

Il populismo/anti stato, per riformare la democrazia è attivo in Austria. Si è manifestato in Gran Bretagna con la Brexit. Ha avuto la sua dimensione in Ungheria e Polonia. Molto probabilmente si conferma in Francia alle presidenziali. Negli Stati Uniti si chiama Donald Trump.

Oggi parlando con un imprenditore al telefono, ho udito delle battute sulle donne.

Questa scarica d’affermazioni avrebbe fatto impallidire Trump. Pensandoci bene, si tratta di un lessico che sento ed è abituale.

A questo punto emerge un problema. E’ solo questa la critica al candidato repubblicano americano?

Non è possibile che si voglia dare una colpa a Trump per quanto tutti dicono. 

Emerge così la voluta e cattiva predisposizione negativa verso il personaggio Donald. In particolare l’assenza totale di confronto sulla nuova società immaginata. 

I democratici (e la sinistra europea) non si sanno confrontare sui progetti sociali nel futuro. Tutto resta limitato, sia in Europa che in Nord America, all’immigrazione. Abbiamo sospeso ogni visione sul futuro agli immigrati.

Questo eccezionale limite della sinistra nel mondo globalizzato, autorizza l’anti stato. 

Ecco perchè Donald Trump ha serie possibilità di vincere le elezioni. In particolare adesso che è svincolato dal partito repubblicano. Un partito travolto dalla sua stessa inespressività.