Golo Mann è uno storico tedesco. Ha scritto Storia della Germania moderna 1789-1958.
Da troppi anni avevo questo libro in casa senza averlo letto. In fondo mi “urlava” ogni giorno chiamandomi a sè. Non ho potuto farne a meno. In 2 mesi sono riuscito a leggerlo e studiarlo. In realtà, dopo una ventina di libri letti sulla prima guerra mondiale, mi mancava il punto di vista tedesco. In effetti Golo Mann è un tedesco e finalmente ho il loro punto di vista.
I punti forti del testo sono:
- Dalla caduta del Sacro Romano Impero all’avvento della Prussia, la Germania è rimasta un’espressione geografica;
- in realtà la stessa Prussia non la si può considerare Germania;
- la Prussia, come il Piemonte in Italia, ha unito tanti piccoli stati tra loro. Questa unione ha portato finalmente alla Germania;
- la terra tedesca viene definita una landa felice d contadini fino al 1824;
- in realtà, qui va corretto Mann, la Germania è stata terra di scorribande tra opposte fazioni;
- queste opposte fazioni sono rappresentate da tutti gli stati europei in formazione. A loro vanno aggiunti gli scontri interni di natura religiosa; protestanti e cattolici.
- la Prussia va impersonata in Bismarck. Qui Mann subisce il primo clamoroso scivolone. L’autore si lascia andare a una critica inviperita contro il cancelliere tedesco;
- purtroppo Bismarck non ha avuto un modo di fare socialmente apprezzabile. Questo suo essere spigoloso e “antipatico” lo portò a fine mandato. I guai iniziarono quando la Prussia restò senza una guida. Tutti i successivi cancellieri di Prussia saranno mediocri.
- Apprezzabile in Golo Mann l’appassionata difesa della Repubblica di Weimar. Qui finalmente emerge il punto di vista tedesco contro il trattato il pace del 1918;
- su Adolf Hitler, Mann subisce il secondo clamoroso scivolone. Smette le panni dello storico e diventa parte dell’odio che trasuda in tutti i capitoli sul nazismo. Disconosce il trasporto popolare e nazionale che Hitler ebbe sui tedeschi. Dichiara che il popolo tedesco è come se si fosse addormentato “lasciando fare”. Questo non è vero, svalutando l’opera di Golo Mann.
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Resta una buona lettura, tranne per quei picchi d’isteria storica descritti.