Croce keynesiana e premesse. Lezione 11 di macro sul tema. Il risparmio (S) come influisce sullo sviluppo del diagramma a croce diagonale. La legge numero 2 nel pensiero economico di Keynes.

Croce keynesiana e premesse, questo è il segreto per capire e gestire il concetto. La lezione 11 è dedicata in particolare alla legge numero 2 di Keynes, quella sulla funzione di risparmio. Si rammenta come la legge 1 (funzione del consumo) è stata già pubblicata nella lezione 10.

Come affrontato con la funzione del consumo, anche nel risparmio abbiamo una retta su un piano cartesiano. Non basta, come già imparato, serve anche un’inclinazione. In questo caso si chiama PMS (propensione marginale al risparmio). Prego esaminare la grafica predisposta:

Primo dettaglio che si nota è l’intercetta all’ordinata negativa, qualcosa che non è concepibile nel risparmio. Ebbene, in assenza di reddito, si consuma facendo debiti! Ecco il tragico e triste senso di questo “segno”. Qui i termini consumo e rispermio rappresentano le 2 parti di un tutt’uno: come in una coppia.

Di conseguenza il C soprallineato parte da un numero negativo (assenza di risparmio, ovvero debiti) e sale al crescere del reddito.

In termini di formula va considerato che il risparmio (S) è pari al reddito (Y) risparmiato dal consumo (C). Questo vuol dire: S = Y – C

Dalla lezione 10 sappiamo che il consumo è pari a cY + C soprallineato, quindi sostituendo nella prima formula abbiamo che: S = Y – cY + C soprallineato.

Con le opportune trasformazioni (semplificazioni) emerge che S= (1 – c) Y – C soprallineato. Su quel meno C, in quest’ultima formula, c’è da discutere. Nella formula di partenza la semplice messa in comune di Y produce solo 1-c (propensione marginale al consumo). Perchè ci troviamo un -C sottolineato anzichè un +C sottolineato come sarebbe logico?

Innanzitutto va ricordato come la somma delle 2 propensioni marginali, al consumo e al risparmio, deve dare 1. Quindi fatto 100 come dato di partenza il reddito e ottenuta la propensione marginale al consumo, per differenza si ha il risparmio.

Quel -C anzichè +C sottolineato, emerge dal consumo negativo (debiti) di cui si è discusso precedentemente. L’intercetta all’ordinata nella retta S parte da -C sottolineato, motivo per cui si cambia segno nella formula. Ecco che la formulazione della retta è S = (1 – c)  Y – C sottolinato.

Croce keynesiana e premesse prosegue nella lezione 12 per affrontare gli investimenti (I) ovvero la legge numero 3 del pensiero di Keynes.