Contro la Bce, contro Draghi, contro la globalizzazione, questo è quello che sono e credo.

Qualcuno mi dice: ma non te ne va mai bene una, possibile che non apprezzi la globalizzazione, quindi la Bce e la sua dirigenza, compresa anche la moneta unica?

No, tutti gli aspetti indicati nel titolo non li apprezzo per un motivo semplice: la globalizzazione non è stata fatta per il benessere delle persone, ma solo per arricchirne alcune (quelle già ricche) e impoverire il ceto medio-basso-impiegatizio occidentale. Nel momento in cui abbiamo un sistema economico che peggiora la qualità di vita in Occidente, io me ne dichiaro contro.

Entriamo più nel dettaglio: la Bce, diretta dall’insigne e onorevole esperto di finanza, il Signor Mario Draghi, nonostante i suoi intensi sforzi per pompare grandi quantità di liquidità nel sistema monetario europeo, non è ancora riuscita a combattere la deflazione, ma certamente sta puntando diritto verso una modesta inflazione: perchè? E’ semplice. Con la deflazione le aziende falliscono, quindi i ricchi perdono denaro, ma chi ha reddito fisso sta bene. Al contrario, con l’inflazione le imprese e i professionisti stanno bene, ma soffrono e si impoveriscono coloro che hanno un reddito fisso. Gli sforzi della Bce sono quindi indirizzati verso una ulteriore frattura sociale. 

Cosa dovrebbe fare la Bce per non aggravare il già grave dislivello nella ricchezza sociale tra ricchi-agiati e poveri o semi poveri? (abbiamo 5 milioni d’immigrati in Italia, gli italiani veri sono solo 55 milioni e 3 milioni di disoccupati) Anche in questo caso la risposta è semplice. Come già fatto negli Usa e in Gran Bretagna, la soluzione è nel reshoring, ovvero nel re-impatrio d’aziende già delocalizzare nei paesi BRICS e in particolare in Cina. Questa manovra però non è nell’interesse della Bce, perchè andrebbe a intaccare la Cina, quale colonia produttiva dell’Occidente, ovvero contro la ricchezza dei già ricchi. Ridurre la Cina e i paesi BRICS, significherebbe ridare spazio alla classe medio-bassa occidentale, ovvero a semi poveri, il che non è nelle prospettive della globalizzazione e quindi del suo strumento finanziario europeo: la Bce.

Per l’insieme di questi motivi non apprezzo la Bce, la sua guida nell’esimio Signor Mario Draghi e quindi la globalizzazione.