Il mondo piange per i mancati affari, o meglio sfumati incassi derivanti da presunte alleanze con la Cina. Avete fatto affari con la Cina, un paese comunista? E cosa ci si poteva aspettare se non un bluff?

La Cina è un paese comunista, anzi una dittatura comunista.

Che il mondo Occidentale, democratico, libero e capitalista faccia affari con una dittatura potrebbe anche starci in qualcosa d’occasionale e limitato. Stabilire invece un accordo stabile con la pretesa d’affari appare azzardato e presuntuoso.

E’ ridicolo leggere su tutta la stampa occidentale e quella italiana il conteggio degli affari perduti con la Cina. Avete fatto accordi con un Paese che oggi c’è e per il domani non si sa nulla? Bene, siete vittime di un tiro alla roulette russa.

La Cina comunista, come tutte le dittature nella storia di questo pianeta è destinato a spaccarsi come già l’URSS.

La Russia comunista modello URSS, nel transito dalla dittatura a un governo autoritario (quello attuale) ha perso l’Ucraina e il controllo sulle aree “stan” di fede islamica.

Stessa sorte è prevedibile a breve per la Cina comunista con il ritorno alla libertà per l’area tibetana, invasa dai cinesi negli anni Cinquanta.

E’ possibile che la Manciuria si possa staccare dal resto del paese come la parte occidentale e desertica dell’attuale Cina comunista si unisca alle regioni islamiche dell’Asia.

Una dittatura ha sempre avuto il fiato corto e la storia segnata, la dittatura comunista cinese non fa eccezione.

Affidarsi a qualcosa d’instabile e per di più anche dittatura, quindi opposta alla democrazia e al libero mercato, rappresenta un’incongruenza.

Che gli alberghi, i commercianti, importatori ed esportatori come sopratutto gli Stati cerchino affari con chi è degno di sedersi al tavolo delle trattative delle Nazioni libere e democratiche.

Avete stretto accordi con la Cina comunista? Ora ne pagate le conseguenze fallendo insieme. Addio Cina comunista e imprenditori illusi e superficiali occidentali. La Cina era e resta il nemico per la democrazia.