I sogno di stanotte è desiamene “made in China”. Si tratta di un evento così dettagliato e particolareggiato che mi resta addosso come se fosse un abito; quello di oggi.

Ho sognato d’entrare in un grande cimitero; enorme!

In questo cimitero le bare erano aperte e le madri stavano fasciando i loro cari non ancora deceduti, ma esamini.

In pratica l’inserimento nella bara non era per il defunto, ma colui che stava per esserlo mentre veniva lavato e fasciato. Sostanzialmente una sorta di sospensione per quegli atti prima dell’effettivo decesso.

Le salme non erano affatto per vecchi, ma giovani e chi le accudiva tutte donne (chissà perchè). E’ come se la nascita delle persone e la morte fosse un fatto che viene gestito dal genere femminile.

Il sogno “made in China” non ha riguardato cinesi ma noi, italiani, in una moria collettiva di grandi dimensioni. Non so dire se i moribondi fossero infetti o meno, certamente la loro giovane età potrebbe farlo pensare.

Sul lato di questa strada interminabile, dentro il cimitero, ai cui lati le donne (forse madri) accudivano e lavano fasciano i loro morti, scorre un fiume. Nel prato adiacente la riva diverse ragazze a petto nudo.

Alcune ragazze, tutte occidentali, avevano dei seni molto ma molto grandi e altre totalmente piatte. Il loro essere a petto nudo non è, nel sogno, ostentazione, ma solo forma fisica, nulla di più.

E’ possibile che il sogno riporti, come afferma Sigmund Freud, sia all’idea della peste cinese in atto, in aperta diffusione in Occidente, sia alla figura mitica della donna. Una donna che accoglie e apre alla vita come la chiude.

Una donna anche considerabile “cibo” attraverso il suo petto che comunque sia sfama la vita e l’uomo che le è accanto.

Su questo aspetto, collegando il sogno alla realtà, si prega d’apprezzare le foto allegate scattate in un negozio per Signore gravide commentando la grandezza dei seni.

tutti i seni sono buoni