Un libro è la soluzione più indicata per vivere dignitosamente in casa 15 giorni e forse oltre.

I cinesi, a cui tutto ciò si deve, nella provincia infetta hanno vissuto per 48 giorni confinati nei rispettivi alloggi: 15 per l’Italia appare veramente poco.

Comunque, che siano 15 o di più, il concetto cambia poco, i vantaggi sono enormi.

Che le coppie si rinsaldino, i genitori siano tali con i figli. Quindi i ragazzini smettano di passare giornate attaccati al cellulare e gli adulti parlino con loro.

Un libro da leggere, e in realtà forse 5-6 libri per questo periodo, sono una delle soluzioni sagge da consigliare a tutti.

Ovviamente un libro funziona quando ci si prende mano nella mano e ci si riscopre negli antichi riti d’accoppiamento che da 50mila anni contraddistinguono gli uomini e le donne.

Una volta che sono sereni i genitori, le mamme come i padri, è sano dedicarsi ai figli nei loro numerosi bisogni d’ascolto e discussione attualmente sostituiti dal cellulare.

ATTENZIONE!!!! Ascoltare le stramberie dei ragazzi non vuol dire stopparli appena dicono le loro scemate, TUTTO IL CONTRARIO. Va permesso al figliolo d’esaurire l’intero bagaglio d’affermazioni che desidera scaricare al genitore.

Solo dopo aver ascoltato tutto e il contrario di tutto è bello che il genitore riordini “la materia” partendo da “Adamo ed Eva”, appunto quell’era che tutti i ragazzi disconoscono.

La discussione e il confronto sono un’arte.

Una società che non comunica più, all’interno della famiglia, tende a soffrire di solitudine pur stando tutti insieme nella stessa abitazione.

Un libro rappresenta un buon punto di partenza per trovare aree d’interesse comune che solitamente nascono con la frase: che cosa stai leggendo?

Casi d’eccellenza sono dove tutta la famiglia è riunita nello scrivere il DIARIO della permanenza in casa in era da virus cinese.

E’ tempo d’epistolari e di libri.

parkinson