Spiegando Napoleone a un mio studente, in continuità rispetto la Rivoluzione francese, sono apparse delle sintesi molto importanti.

Ho concluso le 4 ore (due lezioni) dedicate all’Imperatore di Francia, Napoleone Bonaparte, con un pensiero originale mai letto altrove.

In Napoleone c’è il patriota e fervente repubblicano che diventa dittatore. Nell’animo di Bonaparte ci sono gli ideali dell’uguaglianza e della libertà che assumono la dimensione di galera per il resto d’Europa.

Impressionante è la campagna di Spagna, agli inizi dell’Ottocento, quando si ribella alla libertà dei francesi.

In questo scritto si mostra l’intensità di Goya nel narrare quei fatti. La nutrita serie di quadri qui esposti conferma un concetto: vorrei libri di storia senza immagini. Quindi, a seguire, un allegato al libro con l’intera stimolazione visiva.

L’immagine spiega senza con ciò usarla per contrarre il testo il che invece viene abbondantemente fatto oggi! Ne consegue che al termine di questo scritto segue la stimolazione visiva.

Tornando all’Imperatore-dittatore, spiegando Napoleone non è possibile non notare quelle drammatiche e totali contraddizioni che convivono nel personaggio.

E’ come se Bonaparte anticipasse per primo la contraddizione insita nell’uomo moderno e contemporaneo.

Prima della Rivoluzione Francese, nella vita, s’assumeva un comportamento da proseguire per l’intera esistenza. Chi cambiava era considerato fellone e immaturo.

Con Napoleone l’atteggiamento psicologico personale muta al girar del vento, si è incostanti e contraddittori nel corso della stessa esistenza, senza per questo venir considerati poco seri.

In epoca moderna c’è una schizofrenia da comportamento che ci porta ad assumere atteggiamenti veramente diversi e opposti tra loro nel corso del tempo.

A noi questa ambivalenza appare del tutto naturale. In realtà non lo è. Un giuramento e un impegno come la promessa di matrimonio celebrata al cospetto di Dio, dovrebbe essere mantenuta nella vita.

I divorzi sono al 42% in Italia e al 45% negli Usa.

Spiegando Napoleone si riesce a percepire il transito dall’era classica a quella moderna.

Che nessuno chieda cosa sia meglio o peggio ai fini della brillantezza del comportamento umano; non saprei rispondere.

Probabilmente sia l’età classica con il suo comportamento monolitico, sia la contemporanea con una schizofrenia d’atteggiamenti mutevoli, sono in attesa di una nuova era di maggiore costanza d’animo.

E’ possibile che il dopo pandemia da virus cinese cambi il mondo? Credo di si e i cinesi non l’hanno ancora capito. La Cina pensa di tornare in un mondo che l’aspetta; la delusione sarà amara: addio Cina comunista!

l’Imperatore, l’ex repubblicano rivoluzionario

Altro dettaglio sull’incoronazione di Napoleone

quella stessa sontuosità che la Rivoluzione aveva abbattuto dai Borbone
la maestosità del personaggio
la sua umanità
le gesta
la fine
una fine che coinvolse 700.000 soldati: il più grande esercito della storia
Napoleone l’oppressore
il disastro di Spagna
le meravigliose idee di Napoleone
la solitudine della fine