Stage come abuso e truffa

Nel 1954 fu introdotto in Italia il contratto di apprendistato. Oggi  è in disuso. La morte dell’apprendistato è stata causata dalla Confindustria che non ha educato gli imprenditori ad essere anche formatori. In definitiva sia lo Stato sia la Confindustria, non sono stati capaci di spiegare come si sarebbe dovuto applicare l’apprendistato. Per la precisione ho perso la cattedra di diritto al CFP di Bergamo, qualche anno fa, per aver spiegato ai miei studenti apprendisti il corretto uso del loro contratto. Da cui la protesta delle ditte (in particolare dei bar). L’apprendista non è un lavoratore; non lo è mai stato! Nel contratto di apprendistato si insegna al giovane COME LAVORARE. Quindi c’è sia formazione sia lavoro. La somma dei 2 eventi costituisce e giustifica il contratto di apprendistato.

L’azienda che assume un apprendista spende in meno, rispetto al tempo indeterminato, circa 28mila euro. Un contratto di apprendistato è stato pensato per una società migliore. Bella idea mal applicata. Bastavano solo più controlli ed educazione d’impresa.

L’assenza di controlli ha permesso alle ditte di NON fare la formazione e ricorrere a questi ragazzi come lavoratori a tutti gli effetti.

Certo ci sono state delle sentenze che hanno convertito in indeterminato quell’apprendistato senza formazione.

La classe imprenditoriale non ha comunque capito e si è lanciata nello sfruttamento.

Neppure la Confindustria si è preoccupata d’elevare gli imprenditori dal nudo approfittarsi, alla cultura della dignità del lavoro.

E’ chiaro che ho una pessima idea dell’attuale categoria imprenditoriale.

Del resto la disoccupazione è un frutto dell’incapacità del sistema produttivo di contribuire al benessere della Nazione. 

La delocalizzazione è stata una precisa responsabilità degli imprenditori italiani. I diversi governi non hanno regolato la materia. Il risultato pratico è una disoccupazione, in Italia, capace di porre in discussione la democrazia. Tradotto in termini pratici si chiama povertà. Quella stessa che contrae il mercato interno portando al fallimento/crisi diverse imprese. Come se il cane si mordesse la coda.

Quello che è stato per l’apprendistato nel passato, oggi è nel contratto di stage.

Si tratta di lavoro effettivo pagato 1,5 euro/ora in luogo della retribuzione corretta.

Eppure, neppure adesso il governo ha coscienza del problema, non sapendo regolare il contratto di stage.

Gli abusi sofferti nell’apprendistato vengono replicati nello stage.