Putin è probabilmente uno dei responsabili dei fatti in Medio Oriente congiuntamente con l’Iran.

La Russia nazionalista e comunista, ha fomentato e sfruttato Hamas per scatenare un qualcosa che allontanasse l’interesse dell’Occidente dal conflitto con l’Ucraina. Considerato che il conflitto volge male per la Russia, spegnere i riflettori sulla disfatta russa almeno consente di salvare la faccia. Ecco a cos’è ridotta la Russia del Putin: cercare almeno di salvare l’immagine. Magra consolazione per chi voleva essere “uno Zar” quando è appena un funzionario dei servizi segreti.

Di fatto la totale attenzione mediatica è ora sul Medio Oriente. Che cosa sta accadendo in Ucraina contro i russi? Fortunatamente gli ucraini stanno lottando con la stessa tenacia che hanno dimostrato quando era loro dedicata l’attenzione mediatica. I russi attaccano, gli ucraini respingono. Al momento il fronte è in condizione di stallo e tale resterà fino a primavera dove le sorti della campagna e della Crimea verranno discusse.

Ciò che sorprende è come l’intero apparato informativo occidentale ci sia cascato a piè pari. Nessuno è stato capace d’allargare la visuale mantenendo l’attenzione sia sul Medio Oriente sia sull’Oriente europeo.

In questa “dimenticanza” è stato fatto un favore al Putin ed è ciò che rende sospetta “l’informazione”. Mi spiego. Un apparato, quello informativo generalmente sinistrorso, pare abbia accolto con grande favore lo spostamento d’attenzione. In pratica non si vede come ingenuo errore il disinteresse dal fronte ucraino-russo da parte dell’industria dell’informazione.

In Italia ci dovrebbe essere un’Agenzia che eleva multe se quel politico compare più minuti di un’altro. Caspita che meccanismo importante e imponente! Questa stessa agenzia però non sa andare oltre fattarelli spicci di questo mediocre livello (chissà quanto costa questo tipo di sorveglianza). Si tratta di un’Ufficio che annega nella sostanza, elevando il dettaglio a punto focale della civiltà. Perchè non iniziamo con il chiudere quest’agenzia?