Ottenere la funzione di domanda una volta elaborata:

  • la funzione d’utilità;
  • ottenuto il saggio marginale di sostituzione (SMS);
  • elaborato il vincolo di bilancio.

Si tratta di un passaggio molto delicato di microeconomia, non particolarmente diffuso, ma che esiste nel panorama dei ragionamenti da sostenere per capire la materia.

Va anche precisato e ricordato come i peggiori docenti di microeconomia siano quelli che usano terminologia straniera a lezione (il saggio marginale di sostituzione si chiama SMS non la sua traduzione anglosassone) e dispensano la materia come se fosse un’appendice di matematica. A questi assassini del pensiero economico, va pietà e sopportazione, in quanto non ci sono cattedre di matematica per accoglierli rimanendo quindi parcheggiati e incastrati nella facoltà d’economia. Pazienza studenti! imparate come non si insegna e chi usa l’Università come trampolino di lancio per se stesso non al servizio della comunità. Da ricordare che un docente costa 75 euro/ora. E’ un livello di prezzo che consente di chiedere molto di più, ma molto di più, rispetto alla media dell’insegnamento oggi diffuso nei nostri atenei.

Detto ciò tocca affrontare un tema CHE NON CI SERVE A NULLA.

Con questo esercizio di matematica applicato all’economia, NON ANTICIPEREMO NESSUNA CRISI ECONOMICA. Non capiremo se i prezzi saliranno, le merci scarseggeranno o l’inflazione arriverà per eccesso di stampa di carta moneta sganciata dal PIL. Più precisamente in micro, con questo conteggio, dovremmo sapere se schierare più carne o pesce per intercettare il bisogno dei clienti. Non è detto.

Per evitare di trovare giustificazione a quanto forse non ha appellandosi alla pazienza degli studenti, a titolo di “esercizio ginnico” della materia, si segua quanto indicato in 2 fogli di conteggi.

Il vero problema nell’ottenere la funzione di domanda, da questo procedimento, è che ottenuta non la si riconosce.

Rispetto a tutta l’eleganza che conserva una funzione di domanda, questa compare distorta, quasi al limite dell’espressivo.

In ciò c’è una lezione: abituarsi a non fossilizzarsi ad una dimensione nella quale per forza di cose il fenomeno dev’essere racchiuso. Ecco forse la lezione, più di vita che economica, che emerge dal conteggio.