Guerini nacque in termini politici e come sensibilità alla cultura nel mondo democristiano. In realtà, dal 1974, anch’io sono stato tesserato alla Democrazia Cristiana. C’è una differenza però tra me, tesserato al Partito e il Gueirni, lui ha tradito io no. Il tradimento è consistito nel passare dalla parte del nemico, ovvero alla sinistra, quindi nelle braccia dei comunisti. che nel frattempo cambiarono nome.

I comunisti oggi si chiamano “democratici” e si trovano dentro il partito democratico.

E’ vero, esiste un partito che ancora si chiama “partito comunista”, ma si tratta di puro folklore ideologico; paragonabile alla visita di un museo di storia naturale in una grande città industrializzata.

I veri comunisti (figli della notte come li abbiamo identificati per anni) oggi si trovano nella “nuova casa” che si sono costruiti con i transfughi (traditori) democristiani di sinistra. Tra quest’ultimi, pur di non restare disoccupati con disinvoltura hanno tradito i valori e la DC (allora in crisi) si contano gente come il Prodi, il Mattarella, Guerini ed altri. Come mai la DC, quella “santa” diretta da De Gasperi, incontrò tante difficoltà nel Governo del Paese? Certamente l’azione di sabotaggio del Togliatti, il comunista, ebbe la sua parte, ma di “quinte colonne” (spie) nella stessa DC ce ne furono troppe.

Oggi un traditore, ha fatto carriera e si trova al vertice di una Istituzione che soffre ancora l’8 settembre 1943.

In queste condizioni, in nome dell’opportunità e saggezza, sarebbe stato saggio non porre uno che cambia poltrona pur di mantenerla, con un ambiente che dovrebbe essere capace di morire in trincea per difendere i valori della Nazione (vedi Ucraina a 23 giorni di guerra).

Con il quadro completo della vicenda, il traditore tradito fa sorridere. Come dire che tutti i nodi vengono al pettine.

La vera speranza è che la RESPONSABILITA’ STORICA di chi ha tradito sia chiara-diretta e riferita a nomi e cognomi, sul cui volto decada la scelta fatta. Fidarsi di un traditore?