Milgram e Zimbardo rappresentano nomi di grande pregio nelle ricerche sulla violenza gratuita, quella scollegata da fatti e reazioni precise. La violenza si divide in due grandi e ampi spazi concettuali:

  • violenza in risposta a un’offesa (molto comprensibile)
  • la violenza gratuita o per futili motivi (molto meno comprensibile se non nel campo della patologia del comportamento).

Le ricerche qui in atto si dedicano al secondo ambito dell’applicazione della violenza, quella che non ha una motivazione diretta, valida e comprensibile.

Sulla traccia degli studi di Stanley Milgram, oltre alle ricerche già citate di Zygmunt Bauman, Cristopher Browing e Danile Goldhagen, va registrato anche Philip Zimbardo. Con il libro L’effetto Lucifero del 2007, Zimbardo si concentra sul comportamento dei soldati americani di guardia nel carcere di Abu Ghraib, in Baghdad censurati nelle loro azioni nel 2004.

Prima d’iniziare qualsiasi riflessione va notato come il militare, in termini di soldato, non deve e può fare il carceriere. Si tratta di un impiego errato, contrario alla natura dello stesso soldato. Si vuole richiamare con ciò l’Autorità a differenziare i ruoli tra civili e militari. E’ corretto che sia civile il magazziniere, l’amministrativo, l’autista, ma militare il combattente e l’assaltatore come il meccanico di motori avio e per carri armati. Il carceriere è un mestiere per civili/borghesi.

Chiarito questo passaggio che al momento non è stato mai esplorato (la persona sbagliata nel ruolo non adatto) Philip Zimbardo afferma che i militari condannati per i fatti iracheni, in realtà hanno risposto a una sollecitazione di condizionamento la cui responsabilità è imputabile ai Comandi. In tal senso Zimbardo conferma la tesi del prof Carlini sulla persona sbagliata nel ruolo non adeguato.

Per avvalorare la sua tesi, il prof Zimbardo avviò presso l’Università di Stanford una situazione analoga a quella di Abu Ghraib e agli esperimenti di Milgram. Ecco perché il titolo di questo studio è Milgram e Zimbardo.

Gli esiti dell’esperimento di Zimbardo, applicato a normali studenti, confermarono il comportamento dei militari americani impiegati come carcerieri in Iraq.