L’Altro necessario di Pietro Amerio, un libro dal sottotitolo “Contro la solitudine della società moderna” volge al termine sia come lettura sia per studio.

La percezione è negativa.

Vuol dire che questo volume stato comprato in onore al prof. Amerio e all’Università in cui mi sono laureato, ma potevo anche risparmiarmelo rivolgendomi a concetti, pensieri, testi più evoluti e meglio perforanti.

La domanda fondamentale che mi pongo al termine dello studio di ogni testo è: sono ora un uomo migliore dopo che ho letto questo libro?

La risposta, per il libro per prof Piero Amerio è NO!

E fin qui l’hanno capito anche i sassi che questo libro non sta in piedi, urge però  dare delle motivazioni; eccole:

  • che il docente sia purtroppo di sinistra capita come incidente nella vita, ma che ciò debba risultare dal libro no! Non voglio sapere le idee private dello scrittore; mi serve conoscere il Suo pensiero non le Sue inclinazioni;
  • l’aver dirottato tutto il pensiero sul razzismo in chiave prevalentemente antisemitica, forse farà felice la comunità ebraica che ha un bisogno strutturale di sentirsi al centro del dramma, ma rappresenta comunque un errore concettuale. Da un docente di psicologia sociale avrei apprezzato, voluto e preteso un pensiero ampio, capace di coinvolgere tutti gli eventi di genocidio e la meccanica del pensiero perverso che scarica sul diverso dinamiche interne. Ebbene questo livello non appartiene al testo in esame. Uno psicologo dovrebbe spiegare come la mente reagisce scatenando razzismo in difesa di valori e concetti. Questo è quel pensiero evoluto che manca nel libro L’Altro necessario di Piero Amerio;
  • il passaggio finale, di una lunga serie, che di fatto mi fatto cestinare il libro è quando l’autore invita a considerare l’omosessualità come una parte della normalità anziché una malattia della psiche con riflessi nella sfera sessuale. Possiamo avere titolari di cattedra soggetti che ancora confondono il bianco con il nero, la notte con il giorno, il caldo con il freddo?
  • infine, nel sottotitolo è indicato “Contro la solitudine” aprendo a un ragionamento vero “l’altro” che sia costruttivo per un’esistenza migliore. Ebbene, di questo passaggio non ve traccia. L’opportunità che le coppie si formino contro la precarietà affettiva rappresenta un livello che il prof Pietro Amerio non può e sa raggiungere.

Addio professore.