Milgram, il prof. Stanley Milgram nel suo esperimento del 1961 qui, in questo sito Web già descritto nella parte tecnica in un precedente studio, ha voluto trasmetterci la tecnica dell’obbedienza.

Ogni insegnamento è stato già illustrato nel testo dello stesso prof Milgram, pubblicato nel 1974 dal titolo “Obbedienza all’autorità”.

I passaggi più importanti sono:

  • l’autorità spiegando poco i suoi concetti, non indottrina più di tanto, ma pretende, allo stesso tempo, RAPIDITA’ DI RISPOSTA. Vuol dire che la fretta nell’esecuzione (urgenza) è una determinante dell’abuso di coscienza che consente d’ottenere un comportamento diverso da quello che ci sarebbe se l’impiego avvenisse in condizioni normali;
  • ci sono casi d’autorità che indottrina i cittadini, (comunismo, nazismo, franchismo e fascismo) ma ciò avviene nelle fasi preparatorie e se ci fosse disponibilità di tempo. All’atto dell’esecuzione della mansione c’è solo l’ordine secco che si concretizza con un motto di sintesi del tipo “LA SCIENZA NON AMMETTE CHE L’ESPERIMENTO SI POSSA FERMARE”.  Con un dogma di questo tipo si pretende di chiudere ogni forma di confronto. In questi giorni capita di leggere dei “commenti” (si fa per dire) espressi su un libro scritto da un Generale dell’Esercito Italiano. “Tizia” (una donna che si dichiara “femminista” il cui significato non è chiaro in termini etimologici) afferma che il libro in questione è “omofobo”. Subito viene da pensare: e se anche lo fosse dove sta il problema? A parte questo dettaglio per cui se il testo sia o no “omofobo” non cambia la sostanza, colpisce la frase di sintesi: è omofobo! Non serve spiegare altro, basta la “condanna” senza analizzare che gli omosessuali maschi debbano passare per le feci cercando d’ottenere soddisfazione. La cancellazione dell’analisi è quanto vuole ottenere la frase di sintesi. E’ omofobo impone la condanna senza spiegarne il perchè.
  • Le contestazioni che pur ci sono state nello svolgimento dell’esperimento (25 casi sui 40 partecipanti) non hanno comportato nessuna interruzione. Vuol dire che pur con dubbi, il singolo cittadino solitamente esegue gli ordini di sintesi impartitegli dall’autorità.