Esperimento di Stanley Milgram del 1961, indotto dalle riflessioni della Arendt da Gerusalemme e pubblicato in un libro del 1974 dal titolo “Obbedienza all’autorità“. Tesi che riabilitano gli studi di chi fu accantonato nella dottrina sociologica per essere stati “pessimisti” verso il comportamento umano: Le Bon, Tarde e Sighele.

La struttura dell’esperimento fu applicata su 40 uomini bianchi identificati nella fascia d’età 20-50.

A quelli cui fu assegnato (casualmente) l’incarico di correggere gli errori degli altri, gli fu posto a disposizione una tastiera con 30 pulsanti. La logica d’impiego fu per scariche di corrente elettrica di crescente tensione, da 15 fino a 450 volt da irrogare allo studente posto in altro locale rispetto al “docente”.

Sui pulsanti, oltre al voltaggio della punizione, fu indicato anche l’effetto che la scarica avrebbe causato allo studente: scossa leggera per i primi, quindi forte e “attenzione scossa molto forte” per i pulsanti dal 25° al 28°, infine xxx per gli ultimi due.

In realtà, senza che gli insegnanti lo sapessero, ma organizzato dall’esperimento, gli studenti all’atto della ricezione della punizione e posti in altro locale rispetto i supposti docenti, dovevano strillare e mimare la sofferenza in forma adeguata rispetto alla scossa ricevuta.

Sui “docenti” gli organizzatori dell’esperimento ebbero il compito di rispondere ad eventuali lamentele sull’opportunità della metodica di valutazione delle prove, senza indottrinare o convincere gli insegnanti, ma con frasi semplici come dogmatiche: LA SCIENZA NON SI PUO’ FERMARE DI FRONTE A NULLA. Frasi che non spiegano nulla ordinando comunque l’esecuzione.

In effetti ci furono diffuse lamentele da parte dei docenti. 25 su 40 protestarono, ma ubbidirono nonostante i lamenti sempre più importanti emessi dagli studenti.

ECCO IL PUNTO, LAMENTARSI ED UBBIDIRE PUR DI FRONTE A GIUSTIFICAZIONI MODESTE.

Il 65% dei docenti portò a termine il compito infliggendo una scossa media di 360 volt (se fosse stata reale avrebbe arrecato gravi allo studente);

La percentuale d’insegnanti che completarono l’esperimento, si ridusse al 40% quando sia lo studente sia il docente, furono collocati nella stessa stanza a meno di un metro l’uno dall’altro;

La stessa percentuale di completamento dell’esperimento si ridusse al 30% quando il docente dovette spingere il braccio dello studente sulla polarità elettrica per ricevere la scossa.

Quando l’assistente del prof Milgram uscì dalla stanza trasmettendo il suo incitamento al “docente” mezzo voce, ma senza essere presente come nelle tre precedenti fattispecie, l’esperimento si completò nel 20%  dei casi, irrogando una scossa elettrica media di 265 volt.

Un commento a questi dati a seguire in altro studio.