Lo studente che mitizza la Cina.

Parlando con un allievo che conosco da tempo, emerge che questo ragazzo guarda alla Cina come a una promessa del futuro.

Quando gli dico e insisto che la Cina è solo una dittatura comunista, l’allievo “svicola”, striscia sui muri come un gatto/cane, ma non pone in discussione il suo credo. Indubbiamente che la Cina sia una dittatura, da fastidio, ma si vuole collocare “il dettaglio” nell’elenco delle cose note ma da non dire. Che peccato che anche i ragazzi, al pelo sui 18 anni, si mettano in coda anche loro nella Storia e Società con il loro fardello delle verità non dette ma conosciute.

E’ triste. 

Però insisto e chiedo all’allievo: Hai letto il libro “Cina” di Henry Kissinger?

Lo studente, bravissimo a parlare cinese, tanto che a scuola prende 10, non sa neppure di cosa stia parlando. 

Che strano; uno prende 10, ma perché lo ha preso se è a zero come cultura generale.

Fa finta di non sapere che i suoi coetanei a Hong Kong sono sotto dittatura e imprigionati. Non ha la più pallida idea di chi abbia trascinato la Cina nell’era moderna (Kissinger) ed è fanatico di quella dittatura. Che controsensi!

Perchè siamo circondati da ignoranti di questo livello?

Ovviamente il soggetto pro.Cina è sfegatato ecologista. Cultore di quella ragazzina, di cui non ricordo il nome, la scandinava adolescente, come apre la bocca è un comizio. Un soggetto così banale e noioso è raro da incontrare, però ce ne sono in giro. Sono gli stessi che negli anni Trenta si misero la camicia nera in Italia e grigia in Germania come rossa in Russia. Stessa pasta e livello.

E’ come se la dittatura, il concetto d’autoritarismo, non riuscissimo a scrollarcelo di dosso. Alla faccia della globalizzazione e del politicamente corretto che hanno svolto il ruolo d’incubatrice per questi nuovi mostri. Lo studente che mitizza senza conoscenza è così banalmente diffuso.

Che fino hanno fatto quei 6.500 euro o dollari all’anno, che come Occidente abbiamo speso su questi ragazzi?