Incubi, uno dopo l’altro, notte per notte. E’ come quando sono malato dove le geometrie dello spazio si deformano prendendo forme bizzarre.

Sognando una stanza o delle persone, quando sto male, queste si allungano diventando delle ombre come al tramonto con il sole angolato.

Così anche le stanze e gli ambienti chiusi, che si deformano pur in forma ordinata e simmetrica allungandosi tanto che da cubi diventano parallelepipedi.

Il sogno di quanto mi sento male diventa incubo attraverso la geometria e forme anomale, ma lineari.

In questo momento non dovrei essere malato eppure notte dopo notte il mio sognare è un incubo.

Perchè accade questo?

Gli incubi potrebbero essere motivati dalla grande e profonda impressione che ricevo dal numero di morti da polmonite cinese registrati in 40 giorni.

13.500 persone decedute in 40 giorni sono tante: militarmente parlando un’intera divisione distrutta con tutti morti.

So che il paragone militare coglie poco l’immaginazione collettiva, ma dipende dall’età e potrebbe tornare d’attualità anche per le giovani generazioni.

In tutta quest’abbondanza di morte, altra fonte per i miei incubi sono lo scandalo che ogni giorno vivo dentro di me seguendo le notizie una ad una.

Provo vergogna per un Governo che non sa dare protezioni sanitarie al personale che lavora in ospedale e al pronto soccorso.

Scandalo perchè si parla di medici morti, mentre il personale sanitario in senso generale dov’è? Si accenna a 600 deceduti tra i “sanitari”, Sarà vero?

Mi scandalizzo anche dell’enfasi sulla ri-partenza e non sulla riflessione per i morti.

Non sopporto la calca della notizie sui “guariti” (che rischio hanno di ricadute?) e sul pianoro del picco quando ogni giorno muoiono quasi 800 persone.

Forse sono troppo concentrato su quelli che muoiono? E’ possibile, potrebbe essere sintomo di vecchiaia e arteriosclerosi. Chiedo scusa al mondo.

Ma gli incubi proseguono e me ricorderò quando ci sarà concesso il voto politico.