Gli effetti a lungo termine emergenti dalla pandemia da polmonite cinese (chiamata dai più “Covid17” per non responsabilizzare la Cina comunista dalla produzione e diffusione – involontaria – del virus da cui emerge una domanda: chi paga per gli oltre 180mila italiani morti per effetto della carenza d’igiene pubblica in Cina?) iniziano a definirsi meglio.

Qui negli Stati Uniti si nota una carenza di scelta nei prodotti.

Vuol dire che rispetto alle imprese prima presenti sul mercato, oggi se ne contano di meno. Ne consegue una concentrazione di produzione su quei titoli/articoli principali, lasciando vuote nicchie di mercato precedentemente servite.

Cosa manca?

Ad esempio i muffin a ridotto contenuto di grassi (motivo per cui potevano essere mangiati anche da chi non vuole ingrassare o ha problemi d’assimilazione del cibo).

La carta, quella da cucina o igienica è meno spessa quindi hanno ridotto la materia prima impiegata!

La carne come scelta è carente. Manca in quantità (se ne trova di meno a partire da un’orario in poi) e si trova con difficoltà il filetto, il roastbeef e tagli di vitello. Lo stesso problema della quantità e scelta si ripercuote anche sul pane, motivo per cui dalle 17.00 in poi non si trova o restano solo degli accenni di prodotto.

L’aspetto più appariscente e interessante nel post pandemia (è in realtà finita l’ondata pandemica o in analogia alla “spagnola” del 1920-1922, è in corso un secondo picco peggiore rispetto al primo?) è il diffuso desiderio di lavorare da casa: si chiama lavoro agile! 

Le persone vogliono lavorare da casa risparmiando sulle spese d’abbigliamento e trasporto, ma anche su quelle d’alimentazione perchè non vanno più al bar/trattoria, ma si cibano con quanto comprato al supermercato e cucinato in casa. Una dinamica che uccide il terzo settore, ma poco male essendo il meno produttivo e il più diffuso nell’attuale produzione del reddito.

Meglio una nazione che produce anzichè rintanarsi nei servizi!

Concludendo gli effetti da pandemia da polmonite cinese sono tutti in evoluzione in particolare sul piano sanitario: il virus si mangia i polmoni, quanti attacchi (ricadute) portano al decesso?