Il sospetto rappresenta l’ultimo atto che resta in mente archiviando definitivamente il volume del Rampini intitolato Suicidio Occidentale. In realtà l’idea di buttarlo nella spazzatura è grande, ma qualcosa mi trattiene dal farlo. Un libro merita comunque rispetto anche se produce un totale dissenso!

Il sospetto che permea togliendo il testo dalla mia scrivania è che l’autore sia realmente filo-cinese. Si potrebbe trattare di un soggetto che crede nella dittatura comunista (del resto è stato iscritto al PCI) e che ha voluto scrivere un libro pro-Cina attaccando l’Occidente.

In pratica il perfetto contrario di tutto quello che si legge nel libro.

Volendo semplificare, per farsi capire meglio, un libro scritto al contrario che afferma qualcosa come partecipazione all’Occidente per condurre il lettore nelle braccia di una dittatura feroce.

Caspita che tradimento morale e culturale che rappresenterebbe una posizione di questo tipo (il che non sarebbe affatto l’ultimo consumato nella storia umana).

La continua allergia o meglio disagio sofferto nelle 240 pagine, potrebbe avere una spiegazione con una percezione, appunto il sospetto, verso un linguaggio a “lingua biforcuta”.

E’ solo un’idea, appunto il sospetto che taglia comunque fuori qualsiasi altra “opera” possa aver scritto quest’autore. Ecco dove il sospetto si concretizza in contrazione delle vendite e disinteresse.

Già da tempo, insofferente rispetto al presente testo, ho avviato una lettura parallela dal titolo “Neuroshopping“. Oggi proseguo oltre pagina 60 su un totale di 200.

Ecco su quest’altro testo c’è poco da tradire o affermare; si è in presenza di un ragionamento che viene sviluppato. Certo il genere è diverso, ma anche quando lessi Paul Kennedy su Ascesa e declino delle grandi potenze (diversi anni fa e citato da quest’autore), anche lì il pensiero fu lineare e corretto. Linearità vissuta su altri pensieri scritti vissuti ad esempio con Cina di Kissinger o su 3-4 libri quando ho approfondito i Trent’anni di guerra tedeschi del 1600.

Addio a mai più Signor Autore.