Acquisto compulsivo ovvero la patologia degli acquisti ideologici e in promozione.

Che cosa vuol dire?

Sull’acquisto in promozione è stata osservata una prassi di comportamento umano che schiettamente cerca lo sconto non l’acquisto ragionato. Spesso il consumatore non ragiona (soprattutto con i generi alimentari) sulle sue effettive necessità di consumo parametrando il tempo d’uso del prodotto con lo sconto applicato.

Mi spiego.

Comprare 2 confezioni di detersivo per lavatrici con uno sconto del 25% (quindi un importo di contrazione dal prezzo iniziale di sicuro effetto) con un consumo di 40 gg per confezione, esprime un acquisto compulsivo.

E’ compulsivo perchè in 80 gg si consumano 2 confezioni (quasi 3 mesi quindi 90 giorni, se si applicassero normali attenzioni o procedure di risparmio nell’uso del prodotto) anticipando un costo d’acquisto oggi che si sarebbe potuto ripartire meglio su più mesi, quindi su più entrate e stipendi.

Va preso atto della debolezza di comportamento del consumatore attratto dal solo sconto. Un personaggio di questo tipo (noi tutti) si comporta come se fosse un collezionista di sconti. Non è importante quanto ha comprato, ma quanto “risparmiato”.

Sugli acquisti compulsivi ci vive la grande distribuzione organizzata (GDO) in special modo con il paghi 2 prendi 3 e così via.

In questo momento non si sta colpevolizzando una categoria o deridendone un’altra. Al contrario va segnalato in chiaro un problema!

Lo sconto praticato sui prodotti, in particolare su quelli provenienti dai grandi magazzini, è reale solo se il consumo di quei prodotti acquistati è immediato o nell’efficacia di quella busta paga specifica.

Ecco che si forma un nuovo parametro di cui prendere nota.

Non è finita, ora viene il peggio. Un peggio che qui non ha spazio di sviluppo per cui segue l’opportuno approfondimento.

L’acquisto a chilometro zero (che utilizza mezzi di trasporto più piccoli e meno tecnologici rispetto a quelli standard) espone ad un innalzamento dei viaggi necessari per servire la clientela con crescita di traffico, costi e inquinamento. Ma di questi dettagli non è interessato nessuno, tanto si tratta di un acquisto “eco-solidale!”