Il prof Richard Thaler premio nobel per la riforma della microeconomia. Anche in microeconomia abbiamo i partiti che sono ovviamente divisi tra loro. Al momento siamo sotto dittatura di coloro che vogliono l’economia un’appendice della matematica. Come tutte le dittature finirà anche questa restituendo l’economia al comportamento umano.

Il prof Richard Thaler studia le connessioni tra la psicologia e la sociologia. Più nel dettaglio, gli studi del ricercatore colgono le procedure di scelta del consumatore che non sono affatto razionali e lineari come invece la dottrina pretende che siano. In questo momento noi tutti siamo vittime di un’economia che non è in grado di capire la reale dinamica delle azioni umane. Il prof Richard Thaler tende invece a restituire credibilità allo studio dell’economia.

In realtà la reazione alla matematizzazione dell’economia rappresenta un atto di studio di lunga data. Come non ricordare il testo “Spiriti animali” di George A. Akerlof e Robert J. Shiller (2 premi nobel per l’economia) pubblicato nel 2009 da Rizzoli. Sono molti gli studiosi che si sono accorti dell’inconsistenza dell’attuale insegnamento dell’economia nelle università. Purtroppo il “giovane” docente universitario, per quanto riguarda l’economia, ricerca nella matematica un’autorevolezza che gli manca supplendo così all’arte d’insegnare.

Al di là della modestia intellettiva dei poveri e attuali docenti d’economia, che cercano nella complicanza dell’analisi matematica una statura professionale, ci sono nomi veri a cui far riferimento per capire meglio e di più. Il riferimento corre alla neuroscienza per comprendere il funzionamento del cervello umano durante i processi di scelta. La risposta alla matematizzazione dell’economia si estende alla neuro economia e l’economia comportamentale. Uno dei diversi riferimenti possibili è agli studi dei prof. Gul e Pesendorfer: The case for Mindless Economics.

Un ringraziamento al Sole 24 Ore che ha saputo accogliere molti articoli sul tema, solitamente a pagina 12 del quotidiano. Molti interventi a difesa dell’attuale status quo sono stati scritti svelando il timore di dover cambiare e aggiornare l’insegnamento della microeconomia.