Beni normali e inferiori nel pensiero microeconomico. Si tratta di un concetto sul quale “tutti hanno capito ogni cosa” tranne quando entriamo nel dettaglio.

Evitando di sovrapporsi alle sin troppe spiegazioni che sono disponibili ovunque, lo scopo di questo studio è offrire allo studente una chiara spiegazione grafica.

Si noterà, dalle tre grafiche qui allegate, che il perno di tutta la questione riguarda la posizione nota come “e in c”, ovvero “ec”. Riguarda come la parallela al nuovo vincolo di bilancio impatta con la vecchia curva d’indifferenza.

Mi spiego.

Si osservi la grafica 1. In seguito ad un aumento del prezzo del bene in ascissa, il vincolo di bilancio passa dalla posizione B1 a B2. Come noto si traccia la parallela (qui segnata in rosso) al nuovo vincolo di bilancio.

La parallela tocca (è tangente) alla vecchia curva d’indifferenza nel punto “ec”. Ebbene l’intera questione gravita intorno a quel punto e al dove si trova rispetto e2.

Abbiamo 3 punti di contatto tra vincoli di bilancio, parallela e curve d’indifferenza.

E1 si trova sulla vecchia curva d’indifferenza e il vincolo di bilancio B1.

Quindi E2 segna la tangenza della parallela alla curva d’indifferenza U2 (la vecchia)

Infine troviamo “e2” che rappresenta il punto di tangenza del nuovo vincolo di bilancio B2 con la curva d’indifferenza nuove U2.

Individuati questi 3 punti, tutto ruota sulla posizione di “ec” rispetto a “e2”.

Si noti, dalle grafiche che in presenza di beni normali “ec” si colloca prima del punto “e2”.

Invece in presenza di beni inferiori (ma non ancora di Giffen) “ec” è alle spalle del punto prima indicato “e2”.

Infine, nei beni di Giffen, sempre “ec” non solo è arretrato rispetto a “e2”, ma trascina indietro anche il punto “e1” lasciando “e2” definitivamente esposto. Tale dinamica è indicata nella grafica due, sopra la tabella riassuntiva inserita nella stessa immagine.