Yanks Air Museum. Una cultura completamente nuova

Yanks Air Museum è uno dei 2 aeronautici che si trovano a Chino in California. Sulla strada tra Los Angeles e Las Vegas c’è l’aeroporto civile di Ontario. Siamo a 40 minuti da LAX in direzione est sulla 10. Ontario comprende anche l’aeroporto a museo di Chino. Su questo secondo aeroporto incidono diversi operatori privati. Una scuola di voi e 2 musei. Entrambi i musei aeronautici sono delle officine di riparazione aerei storici. Il privato compra un rottame, lo fa riparare e decolla. Il concetto di museo è completamente rivoluzionato.

Sono 30 anni che visito il Yank Air Museum. In pratica sto invecchiando anch’io in questa realtà. Fra poco mi faranno una vetrinetta per conservarmi in questo ambiente. Non mi dispiacerebbe.

Veniamo alla novità che lo Yanks Air Museum e l’altro presente sulla stessa pista, portano nel mondo. Parte integrante del percorso di visita non è solo l’esposizione di modelli, ma anche l’officina. Qui il museo si fa vivo! 

Non basta. Oltre l’esposizione (che hanno tutti nel mondo) e l’officina (evento raro) c’è una novità. Entrambi i musei aeronautici godono di un ampio spazio di rottami vivi. Significa pezzi d’aereo o comunque aerei non in grado di volare, accatastati. La visita al museo non può trascendere da questa terza parte dove l’aereo si mostra nella sua nuda dignità. E’ qui che si capisce che un elicottero, ad esempio, ha 43mila pezzi di ricambio. La cui sostituzione non è per usura, ma ore di moto. Il che è lo stesso, ma spiega immediatamente l’onore della logistica in aeronautica. Trascendere da questi “dettagli”, non permette di capire il senso economico di una compagnia di volo. Ecco che qui il museo si rende istruttivo e formativo.

Concludendo. Credo d’aver visitato una cinquantina di volte i 2 musei aeronautici a Chino. Ogni volta c’è sempre da imparare. Addirittura in questi ultimi 30 anni, al lato della pista c’è ora un desalinizzatore. Un macchinario che riceve acqua di mare dalla costa (che dista 40 miglia) e disseta oltre 500mila persone. Potenza della tecnologia!