Un fisco di parte che sbaglia la sua politica pur applicando le leggi. Il riferimento è alle troppe agevolazioni riservate ai giovani e alle donne. Gli altri cittadini che fanno, perché esclusi? Penso ai mobili solo se fino ai 35 anni e sposati da 3. Gli altri italiani non possono! Perchè leggi solo per una parte della Nazione?

Un fisco di parte. Ecco quello che è diventato il fisco in Italia dal 2011 ad oggi. Una situazione di questo tipo, francamente è veramente l’ultima cosa che serve al Paese. Anni fa si diceva che era Berlusconi a farsi le leggi a suo favore. E per fortuna che è stato solo Berlusconi! Certamente l’Agenzia delle Entrate applica la legge e su questo non ci sono dubbi. Il malessere politico, sviluppato attraverso leggi di dubbia costituzionalità, passa direttamente nella società attraverso l’azione fiscale. 

Di chi è la colpa? Ovviamente della devianza politica dove si concentra lo sbandamento culturale. L’amministrazione fiscale, restando mero esecutore dovrebbe essere immune. Anche se pare partecipi alla festa dalla confusione con grande impegno.

Cosa bisogna fare con un fisco di parte che sbaglia? E’ semplice, alle votazioni penalizzare quel partito che ha spinto per leggi di parte. Questa è l’unica strada percorribile puntando a normative che valgano per tutti i cittadini. 

Sia chiaro che non ho nulla contro i ragazzi e giovani uomini sotto i 35 anni. Sono un papà anch’io. E’ il principio che è stato tradito. Ok ai finanziamenti alle donne, ma gli uomini? Ok ai giovani, ma i disoccupati over 50? L’esclusione non è espressione di una democrazia. Vogliamo aiutare le donne più degli uomini? va bene! Che ci sia un punteggio per cui alle Signore over 35 vadano più punti rispetto un uomo. Oppure che i maschi siano minoranza in una società commerciale di proprietà femminile. Insomma la legge dovrebbe unire la Nazione non frammentarla! Forse è un concetto troppo complesso.