Un eccesso di domanda e offerta spiegato nel caso concreto a un buon studente, di microeconomia, genera un riflessione importante in era da polmonite cinese.

Dopo aver esaminato la parte dottrinale qui richiamata nel link che segue, è corretto parlare di CALMIERE DEI PREZZI.

la base concettuale di microeconomia per discutere di eccessi nella domanda e offerta

CALMIERARE I PREZZI vuol dire che il Governo impone un costo d’acquisto per un certo prodotto PIU’ BASSO rispetto a quello di mercato.

Grazie agli schemi qui presentati, è facile comprendere quando ci si trova in eccesso di domanda o d’offerta.

E’ sufficiente prolungare la linea tratteggiata del prezzo fino a impattare sull’ultima curva del grafico.

Nel caso l’ultima curva del grafico sia la funzione di domanda, allora l’eccesso è di domanda (area colorata in verde); si prega apprezzare questa grafica:

espressione grafica per individuare gli eccessi.

E’ palese che in giallo abbiamo un eccesso d’offerta! Del resto è l’ultima curva che la linea tratteggiata del prezzo incontra nel grafico.

Fin qui la parte dottrinale, applicando in concreto i concetti emergenti dalla lezione cercando un esempio, sono casualmente spuntate fuori le mascherine in era da polmonite cinese.

Un Governo che pubblica 4 o 5 moduli diversi per gli spostamenti dei cittadini, al fine di garantire il contenimento del virus cinese, non calmiera il prezzo delle mascherine?

Che strano non aver ricevuto un ordine del Governo per bloccare il prezzo di vendita di bene necessari concordato con Confindustria e produttori.

L’ultimo ricordo che ho di calmiere dei prezzi, risale agli anni Settanta quand’ero bimbo e non ricordo esattamente per quale prodotto.

Fu forse in occasione del colera a Napoli (ma non ne sono certo).

In quell’occasione il Governo agì per CALMIERARE IL PREZZO favorendo successivamente (ma settimane dopo!) la borsa nera.

Oggi, in era di virus cinese da polmonite, le “settimane dopo” nell’eventuale insorgenza della borsa nera, potrebbe essere sufficiente per gestire almeno la fase acuta della pandemia.