Teoria dei giochi, sempre sui rami e nodi esercizio pratico.

Quanto esaminato precedentemente sulla puntata 2 di questa serie è stato un caso pratico, è vero, ma ancora sul concettuale.

In questo caso però si vuole assolutamente entrare di più nel contesto.

Siano date 2 imprese, una che è già presente sul mercato (Incumbent) e l’altra che vuole entrare (Entrant).

La prima può accogliere la concorrenza a braccia aperte, oppure contrastarla dando battaglia a colpi di pubblicità. Nell’ambito della teoria dei giochi l’azienda già presente sul mercato potrebbe anche “non fare nulla” come strategia alternativa.

Sia noto che il fatturato dell’impresa in attività è pari a 100 (il che equivale al valore di quel mercato) e che il costo della campagna pubblicitaria sia pari a 20.

Considerato che siamo in presenza di un’interazione tra attori con precedenza gerarchica, la dinamica per definire la teoria dei giochi, sarà per rami a nodi ad albero.

Si osservi il grafico qui esposto:

Come noto si procede a ritroso partendo dal basso per totalizzare i diversi nodi che vanno numerati (da 1 a 4 in questo caso)

Nel primo caso il punteggio totale è 100 ma anche il nodo 2 offre lo stesso risultato (qui nasce una sorta d’imbarazzo). I nodi 3 e 4 sono anch’essi con lo stesso punteggio. Quale strategia scegliere?

Nel caso Incubent non faccia nulla ed Entrant non entri, il punteggio è 100 ma non è credibile. Entrant vuole entrare.

Se Entrant entra nel mercato il fatturato si contrae del 50% portando entrambi a quota 50 (nodo 1).

Nel caso ci si batta per difendere il proprio mercato (soluzione auspicata) e si vinca lasciando Entrant fuori, il punteggio è di 80.

Il valore di 80 è anche se Entrant entrasse e Incumbent si fosse battuta restando però a quota 30 di fatturato (il primo anno) perchè ha sostenuto spese di pubblicità per 20.

La soluzione? Battersi e forse perdere per quest’anno, ma con la pubblicità l’anno successivo si recuperano quote di mercato rendendo la vita difficile ad Entrant: la soluzione è nel nodo 3.