Saggio marginale di sostituzione in microeconomia. Oggi, svolgendo lezione, recependo le difficoltà degli studenti, mi sono accorto di un equivoco.

Chiariamo subito cos’è il saggio marginale di sostituzione: quanto del bene y siamo disposti a cedere per ottenere più razioni del bene x.

Il tutto va visto in un piano d’assi cartesiani come specificato in questa grafica.

è un errore scrivere in inglese un concetto spiegabile in italiano perchè la lingua ci unisce mentre usare altri idiomi ci diluisce come Nazione e popolo.

Con un passettino più avanti, rispetto al concetto, il saggio è definibile un rapporto tra il bene in ordinata (la y) e quello in ascissa (solitamente la x).

Meglio detto, per non scandalizzare i più ortodossi, il SMS è il rapporto tra le utilità marginali del bene y con quello x.

Ecco come il caro prof. Stefano Zamagni, a cui tutti dobbiamo qualcosa per il suo testo di Economia Politica, Teoria dei prezzi, dei mercati e distribuzione pubblicato nel 1984 si esprime:

estratto dal testo del prof. Stefano Zamagni, pagina 198
pagina 199 dello stesso testo

Chiarito il concetto, ora se ne introduce un’altro, che è alla radice della confusione.

Il saggio marginale di sostituzione, che gli inglesi indicano in MRS motivo per cui i nostri insegnanti più “moderni” amano scriverlo (sbagliando) va confrontato con LA PENDENZA DEL VINCOLO DI BILANCIO.

Questa pendenza del vincolo si chiama anche costo opportunità e si calcola nel il rapporto dei prezzi: px/py

In tal senso si prende il prezzo del bene x e lo pone in rapporto con y.

QUANDO SI RAGIONA DI EQUILIBRIO (che rappresenta la malattia del pensiero economico) si confrontano due grandezze, il rapporto e il saggio.

Il confronto porta il SMS, che abbiamo già spiegato nel rapporto di delta Y (la variazione di Y) sulla variazione di x, al rapporto tra prezzi px/py.

Ecco che IN EQUILIBRIO, il sms è uguale al rapporto tra prezzi, ma non per questo ci si confonda credendo che il costo opportunità sia il saggio.

Non so se mi sono spiegato restando a disposizione. Dimmi Matteo se è chiaro il concetto.