In assenza di una vera casa regnante, l’Italia è diventare repubblica, ma ci abbiamo guadagnato? Non ne sono così certo da non sentire il morso del dubbio. Questa meditazione muore sul nascere a causa della modestia di Casa Savoia. Una casata regnante così inadeguata portò obbligatoria a una scelta: la repubblica.

A 75 anni di distanza si può affermare che la repubblica (scritta con l’iniziale minuscola per intenzione) è nata solo perchè non abbiamo mai avuto un “Re Artù” in Italia. In assenza di un leader i topi ballano.

Emerge in questo modo con la repubblica una soluzione istituzionale obbligata e residuale.

In tutta franchezza, osservando in viso tutte le più alte cariche dello Stato e dei troppi governi che si sono succeduti nella repubblica, chi ispira fiducia?

Sicuramente Alcide De Gasperi fu uomo e statista di grande dignità e spessore.

Andando oltre De Gasperi cosa resta? Solo a guardare gli ultimi due presidenti della repubblica c’è da inorridire.

Grazie al colpo di stato del Napolitano, consumato nel novembre del 2011, sono comparsi in Italia anche i Presidenti del Consiglio dei ministri non votati da nessuno. Gente che svolge un incarico politico senza alcuna investitura politica (non li ha votati nessuno!) In questa sciagurata serie di soggetti, abbiamo il prof. Mario Monti, quindi il Mario Renzi, l’avvocato Conte e l’ex Governatore Mario Draghi.

In un funambolismo di questo tipo, c’è ancora da credere nella repubblica?

L’attuale “Capo dello Stato” passa alla storia come quello che ha rifiutato un paio di volte le votazioni politiche alla Nazione per i suoi giochetti di palazzo (favorire il suo grande elettore, Mario Renzi). Con gente di questo tipo che razza di repubblica viene fuori?

NO grazie, la repubblica sarà certamente una bella idea, che all’atto pratico diventa qualcosa di troppo modesto.

Lo stesso paragone si ha con la Ue politica.

Finché l’Unione è stata economica, tanto di capello, ma da quanto (1992 a Lisbona) è diventata anche politica, possiamo tranquillamente farne a meno.

Oggi è il 2 giugno? a si? non lo sapevo e cosa festeggiamo?

L’immagine di copertina ricorda il nostro prossimo e imminente futuro: alta inflazione. Tutto ciò in assenza di una classe dirigente adeguata.